Emilio Messina e Fabrizio Ferreri raccontano in un libro un percorso ideale da Custonaci a Trecastagni. Attraverso immagini e testi, hanno raccontato la bellezza di un'Isola distante dal turismo di massa, che conserva la sua più autentica identità
Viaggio nei 58 borghi meno conosciuti della Sicilia «Per svestire questa terra dai tradizionali stereotipi»
Un lento viaggio tra le stradine strette e acciottolate, tra il profumo di ulivi, limoni e bouganville, storditi dal frinire delle cicale, abbagliati dal giallo intenso dei campi di grano e cullati dal suono del mare: è questa l’atmosfera in cui ci si immerge sfogliando Borghi di Sicilia il libro fotografico di Emilio Messina e Fabrizio Ferreri, pubblicato da Dario Flaccovio editore. Dopo l’esordio al Centro multiculturale Mono che ha visto il locale gremito per la presentazione e l’incontro con gli autori, il calendario degli appuntamenti prosegue giovedì 5 luglio alla volta della libreria Vicolo stretto a Catania e sabato 7 luglio alla splendida cornice della corte Santa Chiara a Trecastagni (provincia di Catania).
Quello che percorre il libro, con le fotografie di Emilio e le narrazioni di oltre 50 autori, esponenti delle varie realtà territoriali coordinati da Fabrizio, è un tour a 360 gradi che tocca 58 luoghi siciliani di unica bellezza per il loro patrimonio naturalistico, culturale, artistico ed enogastronomico, da Custonaci a Trecastagni. Trecentoventotto pagine che immortalano una Sicilia lontana dagli stereotipi, per certi versi anche sconosciuta, una Sicilia che strizza l’occhio al turista di nicchia, quello che non cerca le cartoline e i souvenir da bancarella ma che si lascia condurre verso i sentieri più inesplorati e imprevedibili. L’intento degli autori è quello di far conoscere l’Isola attraverso traiettorie insolite e coinvolgenti descrivendo una Sicilia diversa che lascia a bocca aperta anche chi è convinto di conoscerla bene.
Non si tratta di certo di un libro da conservare tra gli scaffali della propria libreria di casa, precisano gli autori. Piuttosto è una guida che va assaporata in viaggio, sfogliata in auto, mentre si cammina a piedi, si passeggia in bicicletta, si fa un weekend in moto o in qualsiasi altra circostanza ci si voglia perdere tra i percorsi di questi meravigliosi luoghi. E perdersi sembra proprio il termine più adatto anche per gli autori che si rivolgono a un turista molto particolare che, lontano dai sentieri più battuti e scanditi dai frenetici ritmi delle grosse attrattive turistiche siciliane, vuole prendersi del tempo per viaggiare con lentezza lasciando spazio all’imprevisto e all’improvvisazione.
«Nella composizione del libro – spiega Fabrizio Ferreri, nell’introduzione – abbiamo utilizzato borgo in un’accezione piuttosto libera, non vincolata necessariamente a qualcuna delle formulazioni presenti in letteratura. Non abbiamo dunque rinunziato a includere nel volume luoghi come Castania, Poggioreale Antica, Noto Antica, non borghi in senso stretto, ma suggestivi ruderi di insediamenti preesistenti, oggi naturalmente non abitati. Alcune caratteristiche fondamentali hanno però orientato la nostra selezione, operata soprattutto con l’obiettivo di rendere noto ai lettori, ai curiosi, ai viaggiatori, un volto della Sicilia ancora poco conosciuto e non sufficientemente esplorato», conclude l’autore.
Il volume è stato pensato come progetto collettivo che ha visto la partecipazione di vari altri autori, ciascuno dei quali è un rappresentante della propria realtà territoriale, che hanno dato un loro personale contributo, narrativo ed emotivo. «Svestire la Sicilia dagli stereotipi che ha cuciti addosso e portare su carta stampata i suoi luoghi più interni e autentici è stato un gran lavoro, un lavoro che mi auguro arrivi lontano travalicando il grande web che fagocita tutto», dichiara Emilio Messina, fotografo professionista e autore di tutte le immagini raccolte nel libro. Gangi, Sambuca di Sicilia, Montalbano Elicona, Castroreale, Novara di Sicilia, Sperlinga, Petralia Soprana, sono solo alcuni dei borghi raccontati all’interno del libro e che negli ultimi anni hanno fatto sì che la Sicilia si confermasse come la terra dei Borghi più belli d’Italia.