Il metodo era ingegnoso: una confezione magnetica appiccicata sotto al contenitore della spazzatura, riempita di droga. Con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti è stato arrestato domenica il 22enne catanese Massimo Grasso, «uno dei pusher più attivi della zona»
Via Stella polare, droga nascosta nei cassonetti Tubetto pieno di cocaina attaccato con calamita
Un tubetto con una calamita riempito di dosi di cocaina e attaccato sotto a un cassonetto dei rifiuti. È un altro metodo di spaccio ideato dai pusher di via Stella polare, nel quartiere di San Cristoforo. È con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti che è stato arrestato domenica sera il 22enne catanese Massimo Grasso, «uno degli spacciatori più attivi» della zona, secondo i carabinieri.
Dopo l’operazione antimafia Polaris, che ha fatto luce su un giro di droga da decine di migliaia di euro al giorno e ha portato all’arresto di 29 persone, i militari del nucleo operativo hanno continuato a presidiare la piazza di spaccio. Secondo gli investigatori, Massimo Grasso aveva creato una confezione magnetica, all’interno della quale era nascosta la polvere bianca. Attaccata a un cassonetto della spazzatura, veniva presa in base alle richieste della clientela.
Gli uomini delle forze dell’ordine avrebbero osservato il metodo e avrebbero poco dopo deciso di intervenire. Recuperando il «cilindro porta-droga» con all’interno 15 dosi di coca. Grasso, dopo la perquisizione, sarebbe stato trovato in possesso di 20 euro, che sarebbero stati incassati dalla precedente cessione di stupefacenti. Droga e soldi sono stati sequestrati, mentre il 22enne – dopo il giudizio per direttissima – è stato portato nel carcere di piazza Lanza.