Ieri, nel tardo pomeriggio, un ciclomotore ha centrato in pieno il sacerdote, Pierluigi Castorina, che vive da anni in zona. L'uomo, secondo quanto raccontato dal consigliere del Pd alla prima municipalità Davide Ruffino «è rimasto a terra senza soccorsi almeno per 20 minuti, nonostante la vicinanza dell'ospedale e le proteste delle persone in strada»
Via Plebiscito, in coma il parroco dei Cappuccini Investito da un motorino davanti l’ospedale Vittorio
Proprio davanti l’ingresso dell’ospedale Vittorio Emanuele: è questo il luogo dell’incidente nel quale è rimasto gravemente ferito il parroco Pierluigi Castorina della chiesa della parrocchia Sacro Cuore ai Capuccini di via Santa Maria della Catena, proprio all’incrocio con via Plebiscito. L’uomo, che ora si trova ricoverato in coma, è conosciutissimo in quartiere, ed è stato centrato in pieno da un ciclomotore intorno alle 18.00. «Il motociclista ha tentato anche di fuggire, e il parroco benché si trovasse davanti l’ingresso dell’ospedale è rimasto a terra più di venti minuti con la testa fracassata», racconta il consigliere della prima municipalità del Partito democratico Davide Ruffino.
«Sono venuti a raccoglierlo da terra con una barella solo quando la gente indignata ha cominciato a infierire e battere i bugni nella garitta del metronotte dello stesso ospedale: sembrerebbe, infatti, che ci sia il divieto per i medici del pronto soccorso di intervenire senza un’ambulanza», ha spiegato Ruffino. Il consigliere Ruffino ha anche raccontato che «lunedì scorso avevo interloquito con il vice-comandante dei vigili urbani Sorbino per spiegargli che una presenza di un vigile urbano di quartiere era una scelta non più rinviabile. Lo stesso mi aveva dato rassicurazioni che presto avrebbe predisposto un servizio», ha spiegato il consigliere.
«Da un anno a questa parte con gli altri consiglieri denunciamo anche l’insufficienza di luminosità – ha proseguito Ruffino – da quando sono state installate le nuove lampade a led. Per finire, richieste di strisce pedonali tutte documentabili, cadute nel vuoto, mi chiedo, le risorse sono poche, ma in ristrettezza la priorità va data a quelle zone più sensibili, e cosa c’è di più sensibile di un quartiere che tiene in grembo due ospedali come il Vittorio Emanuele e il Santo Bambino e due scuole come lo Spedaleri e l’Alessandro Manzoni?», conclude Ruffino