Nell'area vivevano da anni sette persone. Gli agenti sono intervenuti per restituire gli spazi ai legittimi proprietari, che dovranno adesso occuparsi della bonifica degli spazi. Guarda le foto
Via Passo Gravina, polizia sgombera campo nomadi Trovati rifiuti speciali, cuccioli di cane e una scrofa
Nella giornata del 22 e nella mattinata di ieri, personale del Commissariato Borgo-Ognina, su disposizione della Procura della Repubblica, ha eseguito l’ordine di sgombero di un campo rom, ubicato in via Passo Gravina. Il terreno, dove si trovano numerosi manufatti e immobili, ormai da anni era stato occupato abusivamente, diventando luogo di dimora dei nomadi, nonché luogo di gestione illegale di rifiuti speciali, anche pericolosi.
Le attività sono risultate complesse a causa delle contestazioni degli occupanti i quali, nonostante responsabili di numerose violazioni di legge, pretendevano con arroganza di rimanere ancora in quei luoghi, con evidente danno per l’ambiente circostante, visti i numerosi rifiuti tossici presenti, così come certificato dall’Arpa. Tra i danneggiati, anche i diversi proprietari del terreno che, nel tempo, hanno sporto numerose denunce per la ritornarne in possesso. È stato accertato anche che l’intero campo rom ha fruito per anni dell’energia elettrica, mediante un allaccio abusivo alla rete pubblica.
Ulteriore fatto grave è che detti soggetti hanno abbandonato sul posto molti animali ivi presenti: tra questi molti cuccioli di cane e persino una scrofa. Nonostante le numerose difficoltà, i poliziotti sono riusciti a liberare i luoghi dalla presenza dei rom, 7 dei quali sono stati indagati in stato di libertà per gestione e raccolta illegale di rifiuti speciali anche pericolosi e tossici, furto aggravato di energia elettrica, abbandono di animali, occupazione abusiva di immobili privati e oltraggio a pubblico ufficiale. Gli agenti, grazie anche all’intervento della Polizia Locale e del personale Asp Veterinaria, si sono occupati del benessere degli animali trovando per loro luoghi idonei alla dimora.
Terminato lo sgombro, e al fine di evitare una nuova occupazione da parte dei rom, i proprietari dei locali si sono immediatamente attivati al fine di rendere non più fruibile i manufatti e le fabbriche, in parte, abbattendole. Tuttavia, durante le operazioni e forse per l’euforia legata allo sgombero, è stato indagato in stato di libertà l’autista di una ruspa per non aver utilizzato correttamente le attrezzature di lavoro e per non avere i dispositivi di protezione (privo di casco e senza cintura di sicurezza). Infine, sarà cura dei proprietari bonificare l’intera area e smaltire le tonnellate di rifiuti.
(Fonte: Comando di polizia Borgo-Ognina)