«Rischiare di essere investiti per poter visitare la città». È l’amaro commento di Carmelo Sofia, presidente della commissione Viabilità, sulla situazione di via Dusmet. Il consigliere ha fatto un sopralluogo, raccogliendo le segnalazioni di turisti, commercianti e del collega Giuseppe Catalano. Su una delle arterie di accesso alla città si verifica quotidianamente «una situazione pericolosa che si ripete tutte le volte che migliaia di turisti sbarcano con le navi da crociera nel porto di Catania».
I gruppi «per poter raggiungere il centro storico, sono costretti ad attraversare via Dusmet. Una strada dove tanti automobilisti e motociclisti sfrecciano a tutta velocità e non si fermano nemmeno davanti alla gente che si muove sulle strisce pedonali – denuncia Sofia – Il rischio di incidenti è quindi una costante». Un problema sollevato dai residenti già quattro anni fa, quando la strada veniva paragonata a una vera e propria circonvallazione. L’elenco dei problemi inizia già osservando l’ingresso del porto. «Un’area con la pavimentazione danneggiata, transenne arrugginite e un viavai continuo di mezzi pesanti che rappresentano un grosso problema per l’incolumità dei visitatori».
Per questo motivo Carmelo Sofia e Giuseppe Catalano si fanno portavoce di una serie di richieste, tra le quali una segnaletica per turisti, ma soprattutto «l’istallazione di semafori pedonali e la costante presenza dei vigili urbani». Personale che, sottolineano, deve «dirigere il traffico non in modo occasionale, che avrebbe il compito anche di far rispettare il codice stradale e impedire ad alcuni automobilisti incoscienti di effettuare pericolose inversioni di marcia. Manovre rischiose che causano incidenti e il danneggiamento dello spartitraffico». Un po’ quello che si è verificato due anni fa, quando tra lo stupore dei residenti della Civita sono comparsi degli agenti con il compito di facilitare l’attraversamento dei crocieristi.
La scelta di inserire il basso cordolo e rivoluzionare il traffico su via Dusmet è dovuta alla riforma della circolazione della zona voluta dall’ex primo cittadino Raffaele Stancanelli. Nelle intenzioni degli esperti comunali, via Vittorio Emanuele avrebbe seguito un senso (ancora oggi mantenuto), via Dusmet quello opposto. Per agevolare i trasporti pubblici, per gli autobus sono state introdotte delle corsie protette. Ma sulla chiusura della strada che costeggia gli archi della Marina da subito si sono levate le proteste dei commercianti, che alla fine hanno spinto l’amministrazione a una scelta ibrida e presto ignorata: accesso consentito, ma solo per gli automobilisti diretti agli esercizi commerciali sulla strada. La cosiddetta «corsia di servizio».
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