Restituire decoro, ordine e – se ci si riesce – qualche corsa Amt in più alla pescheria di Catania, con operazioni mirate. Poi, fatto questo, valutare se sia ancora il caso di riaprire alle auto il segmento di via Dusmet su cui è attiva una zona a traffico limitato sperimentale. Che i commercianti dello storico mercato del pesce guardano in cagnesco ormai da anni, convinti come sono che il calo nelle vendite dipenda anche dalla diminuita raggiungibilità della zona. Il piano dell’amministrazione di Salvo Pogliese è sensibilmente cambiato. Nemmeno l’assessore alle Attività produttive Ludovico Balsamo (che, appena insediato, aveva fatto capire di voler mettere mano alla viabilità della zona) sembra più voler forzare questo processo. «La volontà categorica – spiega l’esponente di Fratelli d’Italia – è quella di non far morire la pescheria, per noi rappresenta una tradizione importantissima. E rimaniamo con forza a fianco degli operatori del mercato». Ma quali sono queste operazioni, per così dire, propedeutiche?
Una riguarda gli spazi di vendita del mercato ittico e l’abusivismo. «Abbiamo fatto un censimento delle licenze. Molte sono state consegnate nel corso degli anni, ma c’è anche chi da anni, se non da sempre, lavora abusivamente. Da qui – continua Balsamo – abbiamo visto che esiste la possibilità di aprire un bando per riassegnare questi spazi, parliamo di circa 35 posti». L’ipotesi migliore, secondo l’amministrazione, sarebbe quella di una regolarizzazione di chi opera sans papiers. Il numero di abusivi, per altro, sarebbe discreto. «Non abbiamo ancora il dato preciso – dice l’assessore – ma più di dieci li abbiamo contati già soltanto in quel breve tratto di via Dusmet». Il bando potrebbe essere pubblicato nei primi giorni della settimana prossima.
Capitolo parcheggi. L’idea è ricavare ancora 60/70 posti per le auto «riducendo» il capolinea Amt di piazza Alcalà. «Oggi – riflette Balsamo – quasi la metà del parcheggio Borsellino è utilizzato dagli autobus. Noi stiamo cercando di dimezzare il capolinea per recuperare un buon numero di stalli per i mezzi privati, che sarebbero sempre gestiti dall’azienda municipale trasporti». E proprio l’azienda di mobilità pubblica catanese, su richiesta del Comune, starebbe provando non soltanto a potenziare le due linee che fermano nelle vicinanze del mercato del pesce, ma anche a istituirne una terza.
Balsamo è persuaso di poter incassare questi risultati nel volgere di «pochissimi mesi, due o tre». A quel punto, si potrà fare il tagliando alla pedonalizzazione leggera dell’area. «Se alla fine di questo processo – garantisce – noi vediamo che gli esercenti sono soddisfatti, potremmo anche lasciare il mondo come si trova». A settembre, l’assessore aveva esposto a MeridioNews l’ipotesi di una riapertura limitata ad alcune fasce orarie, quelle che prevedono il maggior traffico veicolare. «Rimane l’ipotesi principale – chiarisce il politico – perché, al di là della crisi della pescheria, abbiamo grossi disagi alla circolazione negli orari di punta».
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