L'immobile tolto alla mafia nel quartiere Canalicchio, per il momento, è ancora uno scheletro di cemento. Il progetto resta quello di farne un albergo sociale circondato da orti urbani. «Il prossimo passo è il bando per la ristrutturazione della struttura danneggiata»
Via Cefaly, finita la fase di indagini su bene confiscato «Abusivo ma antisismico, gara per lavori dopo l’estate»
Uno scheletro di cemento in una strada piena di villette. Una struttura abusiva che è risultata perfettamente in regola dal punto di vista antisismico. Per il bene confiscato alla mafia che si trova al civico 16 di via Francesco Mannino Cefaly, nel quartiere di Canalicchio, è finita la fase preliminare delle indagini per la verifica delle condizioni dell’immobile. «Ora si sta iniziando la fase della progettazione definitiva che è quella propedeutica per il progetto esecutivo», dicono a MeridioNews dagli uffici del settore Lavori pubblici del Comune di Catania.
È il 25 gennaio del 2018 quando, con le pressioni dovute al rischio di perdere il finanziamento nazionale del Pon metro 2014-2020, il Comune di Catania pubblica un bando per l’affidamento del recupero dell’immobile con destinazione a scopo sociale. Il progetto – che resta valido a tutt’oggi – è quello di trasformare la villa in un albergo sociale, un alloggio per anziani, migranti, persone senza fissa dimora o in stato di necessità abitativa mentre il terreno tutt’attorno sarà convertito in orti urbani. L’importo per l’affidamento del servizio ammonta a quasi 110mila euro. Mentre, la cifra dell’intero intervento previsto, come risulta dai documenti del progetto di fattibilità, arriva a un milione e 220mila euro. Di questi, 900mila euro per lavori edili su edifici e manufatti esistenti, 115mila euro per gli impianti idrico-sanitari e antincendio, 105mila euro per l’impianto termico e di condizionamento e altri 100mila euro per gli impianti elettrico, telefonico, tv e dati internet.
Dopo nove mesi, il bando viene aggiudicato: a vincerlo, posizionandosi primo in graduatoria su 21 plichi arrivati, è lo studio Cascone engineering che ha proposto un ribasso di oltre il 39 per cento. L’importo contrattuale sfiora, infatti, i 67mila euro. «Entro i prossimi 45 giorni dovrebbe essere pronto il progetto definitivo che la ditta aggiudicataria presenterà all’ente comunale – spiegano dagli uffici – Gli addetti poi dovranno esaminarlo e, se è conforme a tutte le specifiche di legge, potrà essere approvato. Per il progetto esecutivo, poi, dovrebbe essere un altro mese di tempo». A quel punto, sarà possibile bandire la gara per i lavori di ristrutturazione della villetta che si presenta piuttosto danneggiata. Stando alle tempistiche dettate dall’iter burocratico da seguire, «il bando per la gara dei lavori di ristrutturazione dovrebbe essere pubblicato dopo l’estate. Sono già stati fatti degli incontri tra i progettisti e il settore dei Servizi sociali comunali, che saranno i fruitori dell’immobile, per lavorare in sinergia e fare in modo – concludono dagli uffici dei Lavori pubblici – che la ristrutturazione del bene venga fatta in modo funzionale e utile allo scopo ultimo».