UniPa, via alla corsa per il nuovo Rettore  «Se non cambia la politica, continueremo le nostre proteste»

«Se il nuovo Rettore avrà la stessa politica di Lagalla. Troverà noi con le nostre proteste». Queste le parole di Federico Guzzo degli Studenti Universitari contro i tagli e l’aumento delle tasse. 

In questi giorni si iniziano a fare dei nomi per chi potrebbe sostituire Roberto Lagalla, rettore dell’Università degli studi di Palermo da ben due mandati. Quest’anno è l’anno dell’elezione. Il mandato del professore ordinario di medicina è in scadenza. Quindi entro il 2015 l’università sarà chiamata ad eleggere una nuova direzione.

«L’elezione del nuovo Rettore sarà soltanto una formalità. Noi crediamo che la politica adottata in questi anni che ci ha danneggiato fortemente, continuerà ad esistere. Non crediamo ad un cambio di rotta. Ad una rottura con il passato». Continua Guzzo.

Uno dei papabili sostituti di Lagalla potrebbe essere Vito Ferro. La sua candidatura è già ufficializzata per il prossimo settennato. Il professore ordinario di scienze agrarie e forestali è al momento l’attuale pro-rettore. Ufficiale la candidatura anche di Fabrizio Micari, ordinario di ingegneria chimica, gestionale, informatica e meccanica. La sua elezione pare essere sostenuta anche fra il personale tecnico.

Ma quali sono gli aspetti voluti da Lagalla, che, stando alle parole dello studente universitario, hanno danneggiato i ragazzi? «Una politica complessiva che ha visto una crescita regolare negli anni delle tasse universitarie del costo dei test d’ingresso (tutti a numero chiuso, tra l’altro) a fronte di servizi sempre più ridotti e di cancellazioni di qualsiasi forma di welfare universitario – afferma Gozzo – come il caso delle agevolazioni per gli studenti più bisognosi. Un’università sempre più azienda, che basa tutto sulla logica del profitto a svantaggio di chi vuole proseguire negli studi».

A questo si aggiunge anche il parcheggio a pagamento all’interno della Cittadella Universitaria, mai voluto dagli studenti. Stando alle parole dei movimenti studenteschi è quasi impossibile che l’università possa tornare indietro in merito a questa decisione. Il contratto è stato stipulato con l’associazione temporanea d’impresa che ha vinto l’appalto nel 2009, formata dalla Eltron srl, Medprom srl e Autoservizi Inzerillo. Il rischio del mancato avvio, per il rettore Lagalla, sarebbe quello di pagare quasi due milioni di euro di penale. Numerose in questi anni sono state le proteste da parte degli studenti, tra cui finti cartelli con tariffe parcheggio fra i viali della cittadella universitaria. Iniziative di protesta per sensibilizzare e informare i colleghi sul pericolo ormai sempre più reale e vicino del pagamento per parcheggiare in viale delle Scienze. Meno di un mese fa, sono state dipinte delle strisce blu in tutta la cittadella.


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