Vertenza medici fiscali, proposta Lo Sciuto (Pds/Mpa)

Proposta dal parlamentare del Partito dei Siciliani (PdS/Mpa), Giovanni Lo Sciuto, l’inserimento dei medici fiscali nelle guardie mediche e nei servizi e nei vari servizi di vigilanza medica previsti nella Asp. L’iniziativa del parlamentare trapanese segue il taglio praticato dall’Inps sui controlli fiscali. La spending review, infatti, ha toccato anche il settore medico. Di cosa si tratta?

Dopo la recente decisione dell’Inps di sospendere le visite fiscali d’ufficio per le assunzioni dovute a malattia dei lavoratori del settore privato, 120 medici fiscali rischiano il posto di lavoro in Sicilia. Un provvedimento che interessa nel territorio nazionale circa mille e quattrocento professionisti.

Si tratta di una specifica categoria medica che, da almeno un ventennio, opera, in maniera esclusiva, la propria attività professionale al servizio dell’Ente previdenziale. A seguito della determinazione assunta  Dall’Inps, lo scorso 30 aprile, di sospendere le visite fiscali, dicevamo, 120 medici in Sicilia rischiano, dopo oltre 20 anni di attività, di rimanere senza lavoro.

Sulla vertenza aperta dalla categoria medica, ieri la commissione legislativa Cultura e Lavoro dell’Assemblea regionale siciliana ha incontrato il presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, Toti Amato, e alcuni rappresentati della categoria dei medici fiscali, per affrontare la delicata questione lavorativa dei sanitari interessati rimasti senza occupazione.

?Il presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, in una dichiarazione rilasciata stamane sul giornale online www.quotidianosanità, si è schierato della categoria dei medici fiscali, contestando la misura adottata dall’Inps.

“La riduzione delle visite fiscali – sottolinea Amato – rappresenterebbe un falso risparmio ove si consideri l’inevitabile prevedibile incremento della spesa pubblica relativa alle assenze per malattia senza i previsti controlli”.

Sulla vertenza il parlamentare trapanese del Partito dei Siciliani (PdS/Mpa), Giovanni Lo Sciuto, componente della citata Commissione all’Ars, ha avanzato la proposta di avviare i medici fiscali al servizio di guardia medica territoriale e all’interno delle ASP siciliane, nei vari servizi di vigilanza medica previsti.

”Intendiamo presentare – afferma Lo Sciuto – in collaborazione con Giovanni Greco, altro componente del PdS-Mpa, presente in Commissione Lavoro, un disegno di legge che dia la possibilità a questi professionisti della sanità di poter avere un congruo riconoscimento lavorativo”.

Non va proprio giu’ a Lo Sciuto la decisione assunta dall’Ente previdenziale. Lo stesso ha aggiunto “Non si possono “liquidare” cosi medici con tanta esperienza, trattandoli in questo modo; l’Inps dovrebbe spiegare chi controllerà i lavoratori che non si recano al lavoro per motivi di salute. I furbetti, senza controlli, potranno agire indisturbati e i costi rimangono a carico dell’intera comunità. Vorrei capire l’INPS cosa intende fare per verificare chi non rispetta la norma dopo aver sospeso i medici fiscali.

Con questo provvedimento di sospensione dell’attività dei medici fiscali, l’Inps rinuncerebbe, in pratica, al controllo sulle assenze dal luogo di lavoro che spesso si rivelano essere ingiustificate. Il rischio è che invece di ridurre la spesa pubblica si possa andare incontro ad un incremento del costo sociale per la collettività. Maggiore spesa che verrebbe generata evidentemente dal mancato controllo sulle assenze dal luogo di lavoro che nel settore privato spesso non hanno una giustificazione nella malattia.


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