Caso gela: il vice presidente vicario del'ars chiede la convocazione urgente, presso la commissione attivita' produttive del parlamento dell'isola, dei vertici dell'ente nazionale idrocarburi
Venturino: “L’Eni non può umiliare così la Sicilia”
CASO GELA: IL VICE PRESIDENTE VICARIO DEL’ARS CHIEDE LA CONVOCAZIONE URGENTE, PRESSO LA COMMISSIONE ATTIVITA’ PRODUTTIVE DEL PARLAMENTO DELL’ISOLA, DEI VERTICI DELL’ENTE NAZIONALE IDROCARBURI
Una convocazione urgente della Commissione Attività Produttive dellArs con i vertici dellEni.
A richiederla è il vice presidente di Sala dErcole, Antonio Venturino, che ha sottolineato la questione durante la presidenza della seduta daula delle scorse ore.
LEni – dice Venturino – dovrà rendere conto delle motivazioni che ancora una volta hanno prodotto il solo risultato di spremere come una spugna il territorio, senza nulla dare in cambio. Che fine ha fatto il piano investimenti di oltre 700 milioni di euro presentato alla Sicilia ed a questa istituzione? Un palazzetto dello sport a Gela è ben poca cosa rispetto al danno ambientale che lazienda provoca al territorio”.
“Lunica controparte possibile oltre alle misure compensative per il danno ambientale – aggiunge il vice presidente vicario dell’Ars – deve essere il mantenimento del livello occupazionale che, anche grazie allindotto, si aggira intorno alle 3 mila unità. Trasformare il sito gelese in un deposito, per di più delocalizzabile a piacimento in qualsiasi momento è una scelta gravissima”.
“LEni non può umiliare i siciliani e questa istituzione – conclude il deputato – per queste ragioni è necessario che la commissione Attività produttive convochi subito i vertici dellEni per ricordare che le logiche del profitto non possono coincidere con limpoverimento ambientale di quel territorio che offre anche la forza lavoro e che tanta ricchezza ha saputo già generare per lEni.