Una voragine di sei metri di larghezza e almeno quattro metri di profondità. A Valverde una larga porzione di corso Vittorio Emanuele è crollata. Proprio all’altezza della piazza principale e in corrispondenza di un’area destinata al parcheggio. Un’automobile bianca, per fortuna lasciata in sosta, è stata letteralmente risucchiata dal buco che si è aperto sull’asfalto. La vettura «era stata appena parcheggiata dalla conducente – scrivono i vigili del fuoco – la quale, trovandosi già all’esterno del veicolo, è rimasta illesa». Lì sotto, spiegano dalla polizia municipale del Comune etneo, passa il canale di gronda cittadino.
In questo momento, la strada sta continuando ad accartocciarsi su se stessa. E il buco si allarga. La zona è stata messa in sicurezza, mentre gli edifici vicini vengono in questo momento evacuati. La piazza è stata recintata. L’intera area è stata transennata e sul posto sono presenti i vigili del fuoco. Intanto vengono effettuati i primi rilievi per accertare le cause del crollo. Il canale di gronda è interrato per tutta la lunghezza di corso Vittorio Emanuele.
«Sono in una riunione operativa con la protezione civile – dice a MeridioNews il sindaco, Rosario D’Agata – per capire cosa è successo e come intervenire per mettere la zona in sicurezza». A poca distanza dalla voragine nei mesi scorsi era stato delimitato e chiuso al traffico un altro tratto di strada, a causa di smottamenti dovuti anche alla pioggia.
«I vigili del fuoco hanno recuperato l’auto», afferma Antonino Rapisarda, assessore alla Manutenzione del Comune. «I tecnici dell’Enel hanno disposto il distacco dell’energia per lavorare in sicurezza – prosegue – la piazza è delimitata e sarà messa in sicurezza dopo la rimozione della macchina». Successivamente, conclude, «gli esperti valuteranno la situazione e ci diranno quali misure attuare». Per domani mattina è stata convocata una conferenza dei servizi. Sulle cause che hanno portato al crollo, mentre sono in corso i rilievi degli esperti, l’assessore prova a fornire una prima ipotesi: «Con le forti piogge si sarebbero verificati degli spostamenti del terreno che circonda il canale di gronda – spiega Rapisarda – Il terreno avrebbe subito un cedimento nel momento in cui c’è stata una pressione maggiore».
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