Padre Salvatore guida la comunità da 40 anni, adesso sarà trasferito altrove. Alcuni valverdesi raccolgono firme per fare annullare il provvedimento, altri sono favorevoli all'addio. La curia di Acireale prende le distanze da responsabilità e polemiche: «Spiace umanamente, ma il cambiamento fa bene»
Valverde, cittadini divisi su trasferimento parroco Raccolta firme, critiche al prete e tesi di complotto
Una petizione divide Valverde. Da qualche giorno alcuni cittadini raccolgono firme per chiedere la revoca del trasferimento di padre Salvatore, ultrasettantenne parroco della cittadina etnea da oltre 40 anni. Altri invece sono favorevoli all’avvicendamento alla guida del santuario di Maria Santissima: criticano il frate agostianiano e pure chi lo sostiene. Il dibattito si accende soprattutto sui social. In sottofondo stanno le teorie del complotto che circolano per il paese, che vedono la faccenda tutta una manovra politico-religiosa finalizzata a interessi economici legati alla gestione del santuario.
Le firme vengono raccolte al bar poco distante dal santuario, su un comunissimo blocco note. Ce ne sono già oltre 500: «Magari non servirà a nulla – dice uno dei firmatari – ma è l’esempio di come una cosa semplice possa fare molto». Nel giorno di chiusura settimanale del locale, il proprietario gira in paese per chiedere altre adesioni: «Padre Salvatore è sempre stato una persona lineare e corretta. Se ha detto qualche no l’ha fatto perché era spesso da solo e doveva occuparsi di tante cose – spiega Giovanni Scalia – Sono sicuro che raggiungeremo mille firme prima di domenica». La richiesta sarà poi portata all’attenzione del vescovo di Acireale Antonino Raspanti: «Ma la decisione non l’abbiamo presa noi. Dovrebbero rivolgersi al Provinciale dell’ordine degli Agostiniani», spiega il vicario acese Guglielmo Giombanco.
La diocesi prende le distanze sia dal dibattito che dalla responsabilità del provvedimento: «Capiamo il dolore del distacco umano da parte dei parrocchiani, che si sono affezionati. Ma padre Salvatore è un religioso, e il cambiamento fa parte della vita che ha scelto – continua Giombanco – Farà bene sia a lui che alla comunità dei fedeli». Ma è soprattutto la tempistica del cambiamento, disposto dopo 40 anni, che non è andata giù ai cittadini di Valverde. «Le polemiche sono sterili. La scelta è stata fatta anche guardando alle necessità della parrocchia», taglia corto il vicario di Acireale, che di padre Salvatore dice solo un gran bene: «Lo conosco bene. È una persona sempre disponibile e molto generosa. Che ha fatto tanto e per tanti anni».
Per quasi mezzo secolo alla guida della comunità valverdese, padre Salvatore non è riuscito però a farsi volere bene da tutte le pecorelle del suo gregge. «Finalmente va via. È una persona che con la mia idea di chiesa ha poco a che fare», scrive Giovanni. È all’interno dei gruppi Facebook, quelli che trattano di Valverde, che il dibattito tra sostenitori e detrattori del frate agostianino è più sostenuto. «Padre Salvatore ha dato tantissimo, ma c’è bisogno di gente nuova con idee nuove», sostiene Mauro. Ma pure tra gli oppositori di sempre c’è a chi «nonostante non mi sia mai piaciuto – spiega Stella – trovo che sarebbe stato più consono fargli godere la sua pensione a Valverde, dove ha vissuto più della metà della sua vita».
Il diretto interessato non commenta la vicenda con la stampa. I parrocchiani a lui più vicini riferiscono però che, seppur felice per l’affetto dimostratogli, sia rassegnato al trasferimento. Dovrebbe restare a Valverde fino al 6 marzo, poi potrebbe andare a Palermo oppure a Marsala, le sole altre città siciliane dove hanno sede conventi degli agostiniani scalzi. Al suo posto diverrà parroco, e responsabile del santuario, uno dei tre giovani agostiniani di origini brasiliane arrivati da poco nella cittadina. La scelta di una guida con meno esperienza, sia pastorale che delle dinamiche interne alla curia, secondo le voci di paese sarebbe parte del piano che mira a rendere meno indipendente la gestione del santuario, che ogni anno viene visitato da migliaia di fedeli.