«Abbiamo raccolto 150 firme e protocollato una lettera il 30 giugno con delle richieste». A parlare è Emanuel Ferlito, membro del comitato civico al quale «il sindaco e gli assessori non hanno mai risposto». Ma che non si perde d'animo: «Raccoglieremo altre firme, partendo da viale Nitta 12, dove le case sono pericolanti»
Valorizziamo Librino, dopo 3 mesi silenzio «Perché il sindaco Bianco non ci riceve?»
«Sono passati tre mesi da quando abbiamo depositato la nostra lettera al Comune. Ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta». Era il 30 giugno quando Emanuel Ferlito, insieme agli altri componenti del comitato Valorizziamo Librino, vicino al partito politico La Destra, aveva chiesto formalmente al Comune di Catania una serie di interventi nel quartiere. Ferlito, insieme agli altri membri del comitato, ha raccolto 150 firme, la maggior parte provenienti dai residenti nella zona circostante il viale Castagnola 8.«Abbiamo chiesto la manutenzione delle aree verdi, la creazione di un parco giochi per bambini, anche disabili, nonché – spiega Ferlito – la creazione di unarea recintata di sgambamento per cani, più attenzione al problema del randagismo e infine un maggior numero di attraversamenti pedonali nel quartiere». Richieste alle quali «né il sindaco Enzo Bianco né gli assessori, ai quali avevamo indirizzato la lettera con le firme regolarmente protocollata, hanno mai risposto. Perché non ci riceve?», si chiede il giovane.
Viale NItta 12La sensazione, dunque, «è quella di essere trattati sempre da cittadini di un quartiere di serie B», prosegue Ferlito. Annunciando già delle «nuove raccolte firme, per reiterare le richieste all’amministrazione». I nuovi banchetti verranno organizzati «in primo luogo in viale Nitta 12, dove un paio di giorni fa sono intervenuti i vigili del fuoco», afferma il membro di Valorizziamo Librino. La richiesta di interventi per gli edifici pericolanti é stata inoltrata a luglio dagli stessi residenti, anche in questo caso senza nessuna risposta da parte delle istituzioni fino all’intervento dei pompieri di pochi gironi fa. «Il problema, adesso, è che hanno transennato tutto, creando ulteriori disagi per chi deve tornare a casa, che deve fare un lungo giro per accedere». Nella serie di edifici popolari di viale Nitta non si prevedono però «ulteriori interventi da parte dell’amministrazione, che ha ammesso a chi ci abita di non avere fondi. Speriamo – conclude Ferlito – che la nuova raccolta firme porti il sindaco a interessarsi del problema».