Valledolmo, inaugurata la fiera dell’agricoltura Tra prodotti di qualità, tecnologia e Slow Food

«Le Giornate dell’agricoltura di Valledolmo diventano maggiorenni e si rifanno il look». L’evento, una delle più grandi fiere nel settore agricolo di tutta l’Isola, che ogni anno si svolge nel Comune del Palermitano ha preso il via stamattina per la sua diciottesima edizione. Presenti fino al primo maggio espositori da ogni parte della Sicilia, che promuoveranno negli stand allestiti per l’occasione prodotti dell’agroalimentare, artigianato e macchinari agricoli. Quest’anno, inoltre, la fiera si svolge con il supporto di Slow Food Sicilia, presente con un punto informativo dedicato ai presidi e diversi eventi. «Un piccolo Expo del settore – dice Roberto Nocera, assessore all’Agricoltura del Comune di Valledolmo – La partecipazione degli espositori è aumentata di circa il 40 per cento rispetto all’anno scorso, l’area espositiva è stata ampliata di duemila metri quadri, così come la vetrina zootecnica e possiamo vantare con macchine agricole molto più vasto con gli ultimi ritrovati della tecnologia dei macchinari per la lavorazione della terra». 

«Arrivano espositori anche da altre regioni – spiega il sindaco Luigi Favari – l’evento sta assumendo proporzioni che vanno oltre la dimensione regionale. Lavoriamo perché nei prossimi anni la fiera, che si svolge grazie al patrocinio degli assessorati regionali al Turismo e all’Agricoltura, oltre che di sponsor privati, possa arrivare a essere economicamente autonoma, in grado cioè di autofinanziarsi». Prodotti locali, eventi – il polo fieristico è aperto tutti i giorni dalle 10 a mezzanotte – e degustazioni, ampio spazio sarà dato anche ai temi che riguardano il mondo dell’agricoltura. «Ospiteremo un tavolo tecnico – prosegue il primo cittadino – a cui prenderanno parte anche rappresentanti della commissione Agricoltura alla Camera dei deputati. In seguito l’assessore regionale al ramo, Antonello Cracolici, illustrerà i dettagli del Psr 2014-2020. Molto importanti, inoltre sono i convegni organizzati da Slow Food».

«Siamo presenti con uno stand – spiega Ambrogio Vario, membro del direttivo di Slow Food Sicilia – dove i presidi possono esporre i loro prodotti e promuovere le proprie attività. Puntiamo molto inoltre sul convegno sulla comunità dei grani antichi, in programma domani pomeriggio, in cui parleremo dell’importanza del patrimonio genetico costituito dai grani siciliani per creare una rete etica in tutta la filiera cerealicola che possa coinvolgere dai produttori ai pulitori di semi, i mugnai, i pastifici, i panificatori, i pizzaioli e In ultimo anche i rivenditori finali che condividono la formazione trasparente del prezzo del prodotto. Proprio perché – prosegue Vario – secondo i valori di Slow Food l’alimentazione genuina non deve costituire un privilegio per pochi ma un diritto per tutti». E i grani antichi di Sicilia saranno protagonisti anche del laboratorio del gusto, sabato pomeriggio, dove i più piccoli potranno cimentarsi con l’impasto delle farine. 

«Quest’anno – conclude il sindaco Favari – le Giornate dell’agricoltura sono dedicate a Pio La Torre e Rosario Di salvo, uccisi per mano mafiosa 34 anni fa. La Torre è stato un paladino della lotta alla mafia e della liberazione delle terre, vogliamo ricordare così due persone a cui l’agricoltura siciliana deve molto».


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