Passa in aula la mozione presentata dal Movimento cinque stelle che impegna il governo Crocetta a opporsi all'ipotesi di conversione della centrale termoelettrica di Edipower in un termovalorizzatore grande dieci volte quelli previsti dalla Regione. Il progetto è in attesa della valutazione d'impatto ambientale
Valle del Mela, l’Ars dice no all’inceneritore Comitato: «Ora governo dia parere negativo»
L’Assemblea regionale siciliana dice no alla riconversione della centrale termoelettrica Edipower di San Filippo del Mela in inceneritore. L’aula vota a favore della mozione del Movimento cinque stelle – presentata dalla deputata messinese Valentina Zafarana – che impegna il governo Crocetta a bloccare la proposta dell’azienda. Lo stesso documento impegna a proseguire invece nei progetti finalizzati a salvare i posti di lavoro senza rischi per la salute dei cittadini e inoltre prevede il risanamento ambientale di tutta l’area del Mela.
«Questo – commenta Zafarana – è il frutto di un lavoro fatto fianco a fianco con i cittadini e i comitati che lottano contro la raffinerie e contro tutti gli impianti inquinanti nella zona». I deputati pentastellati continuano a opporsi a tutti gli inceneritori, non solo quello privato del Messinese. «Un affare milionario, fatto di contributi statali – sottolinea la parlamentare regionale Angela Foti – I Comuni saranno schiacciati da una tariffa insostenibile, senza poter recuperare i proventi della raccolta differenziata che svilupperebbe un’occupazione pari a dieci volte quella attuale. Il tutto avvelenando i territori».
Una decisione importante dal punto di vista politico. Ma i risvolti pratici sono interamente nelle mani dell’esecutivo. A San Filippo del Mela ha già sede una raffineria e una centrale termoelettrica gestite da Edipower che danno lavoro a circa 200 persone. In cantiere, pure l’elettrodotto Sorgente-Rizziconi, della Terna. La riconversione degli impianti prevede la creazione di un termovalorizzatore capace di bruciare oltre 500mila tonnellate di rifiuti l’anno, molto più grande dei sei previsti dalla Regione che, secondo i calcoli fatti dal ministero, tutti insieme dovrebbero bruciare 700mila tonnellate di spazzatura.
Da tempo i comitati locali si oppongono. «Un altro mattone innalza ancora il muro che le donne e gli uomini della Valle del Mela stanno ergendo contro il mega inceneritore – commentano gli attivisti – Alla mozione a firma Zafarana si aggiunge l’approvazione, sempre ieri, dell’altra mozione a firma Formica che impegna il governo a istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sugli attuali livelli di contaminazione dell’Area ad Alto Rischio Ambientale, istituita dieci anni or sono, e sulla compatibilità delle industrie operanti nell’area con gli attuali livelli di contaminazione e urbanizzazione. Adesso – continuano – pretendiamo che il governo regionale ascolti il coro di no che proviene dalla Valle del Mela ed emetta, nelle sedi opportune, parere negativo alla costruzione dell’inceneritore di Archi-San Filippo del Mela». Il progetto Edipower è in attesa di di valutazione di impatto ambientale (Via) da parte del ministero dell’Ambiente.