Migliorano le condizioni della donna pestata la notte tra il 30 e il 31 maggio nel piccolo centro del Trapanese. Gli inquirenti stanno valutando anche possibili collegamenti tra l'episodio di violenza e una presunta intimidazione ai danni della familiare. Bocche cucite tra i membri dell'associazione frequentata dalla vittima
Valderice, le indagini sulla 57enne aggredita Era stata bruciata auto della sorella avvocata
«Episodi collegati? Non posso escluderlo né affermarlo». È di poche parole la sorella della vittima del pestaggio a Valderice, in provincia di Trapani, la notte tra il 30 e il 31 maggio. La donna svolge l’attività di avvocato e di recente ha subito un atto intimidatorio: qualcuno, infatti, ha dato fuoco alla sua auto. Sull’episodio, emerso all’indomani dell’aggressione, indaga la Procura con l’intento di capire sei i due fatti possano avere una matrice comune. A riguardo l’avvocata non si sbilancia. «Saranno gli inquirenti a stabilirlo», dichiara a MeridioNews. Un breve commento sulle condizioni di salute della sorella. «Sì, sta meglio. Non ho parlato con i medici, ma sta meglio», conclude.
La violenza è avvenuta in via Enrico Toti. La vittima era da poco uscita dalla sede dell’associazione culturale Gli amici della casa del poeta, dove la donna avrebbe partecipato a un incontro sui poeti dialettali. Le indagini, condotte dai carabinieri del comando provinciale di Trapani, proseguono nel più stretto riserbo. «Ci è stato detto di non rilasciare alcuna dichiarazione», ribadisce il presidente dell’associazione Antonello Frattagli, che già la mattina dopo l’aggressione aveva evitato alcun commento. Soltanto una battuta riguardo il turbamento scaturito dalla vicenda. «Certo che ci dispiace umanamente, è una nostra amica…», aggiunge. Mentre le bocche rimangono cucite su quanto accaduto quella notte, e nello specifico se qualcuno dei presenti ha sentito richieste da aiuto da parte della 57enne. «Non posso dirle nulla, ci sono indagini in corso», taglia corto Frattagli.
A esprimersi sull’episodio, invece, è stato nei giorni scorsi il sindaco Mino Spezia. «Alla violenza si risponde con la legge e con la giustizia. I fatti di queste ore impongono una riflessione ma, soprattutto, una forte azione di contrasto. La mia comunità – ha scritto il primo cittadino su Facebook – è profondamente scossa da una violenza cieca e selvaggia che si è abbattuta su una donna che non ha potuto difendersi». Da parte di Spezia poi la conferma di aver inoltrato alle autorità – così come richiesto da diversi cittadini – «la richiesta di maggiore sicurezza e controlli».