Intorno alle 20 di ieri, quando è scattato l'allarme, Antonio Camarda e altri componenti dell'amministrazione erano in riunione al Comune. La macchina, parcheggiata di sotto, era già andata a fuoco. Le indagini guardano alla pista politica e alle liti sul vulcano
Va in fiamme l’auto del sindaco di Castiglione Moventi? Gli inquirenti guardano al caos Etna
Una striscia infuocata di carburante attorno alla vettura, una Fiat Bravo. Sarebbe emerso questo dai rilievi di vigili del fuoco e carabinieri intervenuti a Castiglione di Sicilia per spegnere l’incendio dell’auto del sindaco. Antonio Camarda e altri componenti dell’amministrazione si trovavano nella sede provvisoria del Comune, in via Arciprete Calì. La macchina era parcheggiata un po’ più in là, in via XXIV maggio, una zona del borgo etneo che tutti definiscono «molto tranquilla, abitata da gente perbene». Ieri, però, intorno alle 20 è scattato l’allarme. Fiamme altissime e quell’ipotesi che acquisisce di ora in ora credibilità: l’incendio sarebbe doloso e legato alla politica.
Antonio Camarda, 44 anni, è sindaco di Castiglione di Sicilia dal giugno 2017. Prima dell’incendio era in riunione con tecnici e amministratori. Il gruppo si è fiondato fuori in pochi secondi, rendendosi conto che l’auto in fiamme era proprio quella del primo cittadino. Il suo mandato, finora, era segnato dai problemi finanziari del piccolo comune fra Etna e Alcantara – solo di recente sono stati pagati gli stipendi dei dipendenti dopo nove mesi d’attesa – e, soprattutto, dal caos sugli appalti per l’accesso alle quote sommitali dell’Etna. E sull’infinita lite con il Comune di Linguaglossa, alla base del blocco delle escursioni a quota 3000, si starebbero concentrando le attenzioni degli inquirenti.
Sul luogo dell’incendio si sono portati i carabinieri di Randazzo e del nucleo investigativo del comando provinciale catanese, avviando indagini che stanno prendendo spunto dalle prime parole del sindaco. Sui social network iniziano a circolare messaggi di solidarietà da parte di cittadini ed esponenti politici locali: «Un vile e vigliacco atto, tutti ci stringiamo attorno al sindaco Camarda».