Gli attori della Compagnia Instabile sono una trentina, tutti provenienti da centri diurni dell'area riabilitativa di psichiatria dell'Asp palermitana. Roberta Zottino, volontaria e registra: «Sono loro a scrivere i testi, confezionano i costumi e costruiscono la scenografia. I benefici della teatro-terapia sono sotto gli occhi di tutti»
Un’opera teatrale con attori affetti da disabilità mentali Dalle Comunità terapeutiche al palco con Circo doppio
«Un continuo bombardamento di scoperte incredibili». Roberta Zottino non nasconde l’emozione quando parla dei suoi attori. Attori speciali quelli della Compagnia Instabile, con una trentina di aspiranti artisti provenienti dalle corsie dei centri di salute mentale e dei centri diurni dell’area riabilitativa di psichiatria dell’Asp6, impegnati nella messa in scena dell’opera Circo doppio. La piece ripercorre la storia della vita quotidiana dei circensi, quando le luci dei tendoni si spengono, lustrini e trucco restano nei camerini e rimane solo la famiglia allargata della carovana del circo.
«Da sei anni – spiega Zottino, una delle registe dell’opera – lavoriamo con la teatro-terapia per aiutare pazienti con disabilità mentali e, alla fine di ogni anno, mettiamo in scena uno spettacolo. Con il tempo la nostra è entrata a far parte a tutti gli effetti delle attività riabilitative e i pazienti partecipano con assiduità al nostro teatro del buonumore: scrivono i testi, preparano i costumi, lavorano alle scenografie».
Prodotto dai volontari dell’associazione Viviamo In Positivo (Vip) Palermo onlus, i clown in corsia, Circo Doppio nasce dal progetto di teatro-terapia Teatro IN-Azione svolto presso la comunità terapeutica assistita Cta Lares mod.5 del dipartimento di salute mentale dell’Asp palermitana. Questo fine settimana la Compagnia Instabile calcherà il palco del Piccolo teatro patafisico, in quelli che un tempo erano i locali dell’ospedale psichiatrico di via La Loggia.
«Tutto è cominciato con 18 ospiti della comunità – conclude la volontaria-regista -, poi il loro numero è aumentato anno dopo anno. Accettiamo pazienti affetti da qualsiasi tipo di disabilità mentale, purché abbiano voglia di partecipare. Siamo l’unica realtà del Meridione a operare in questo modo e i frutti che raccogliamo ogni giorno sono fantastici».