«Coinvolgere e sensibilizzare – la cittadinanza (ndr) – sul recupero degli spazi urbani ,migliorandone l’efficienza e avvalorando il concetto di bene comune». La formula è sempre la stessa ed è contenuta negli annunci per le manifestazioni di interesse sulla gestione di alcune aree pubbliche della città di Catania. La volontà maturata anni fa a Palazzo degli elefanti nel tentativo di far appropriare i soggetti esterni all’amministrazione di zone urbane abbandonate, adesso, è virata sul lato ovest di piazza Mancini-Battaglia. Come accaduto in questi anni, tra manifestazioni di interesse andate in porto, alcune deserte e altre non rinnovate, il Comune ha chiesto una mano a realtà esterne anche per per lo slargo che si trova all’ingresso del lungomare di Ognina. Molto frequentato e vittima del parcheggio delle automobili, sul lato in questione di piazza Mancini-Battaglia non mancano i problemi quotidiani che interessano la circolazione e le varie attività della zona. Così, con l’inizio del nuovo anno, gli uffici comunali hanno pensato di rivolgersi ai soggetti privati, non escludendo i pubblici, comprese le associazioni, «che intendano proporsi per la realizzazione di interventi di riqualificazione mediante la manutenzione ordinaria».
L’avviso che invita gli enti a presentare le proposte scadrà alle 13 del prossimo 25 gennaio. In questo caso il soggetto interessato dovrà «migliorare la pedonabilità dell’area» attraverso «l’allargamento del marciapiede di 30 metri, dal numero civico 20 al numero 30, raccordandolo con quello già esistente, senza variare la sede stradale». Inoltre dovrà occuparsi di migliorare lo spazio verde con delle «piante mediterranee ed eventuale fornitura e posa in opera di arredo urbano». In cambio, lo sponsor potrà apporre dei cartelli con cui pubblicizzare la sua attività, escludendo messaggi promozionali pregiudizievoli, o di propaganda politica, e che il soggetto non sia in conflitto di interesse con l’amministrazione. Tutti gli interventi dovranno essere concordati col Comune per una realizzazione stimata in 45 giorni dalla data di sottoscrizione del contratto.
Saranno gli uffici comunali a giudicare la fattibilità di ogni singola proposta, assegnando un massimo di 100 punti. La stessa amministrazione, inoltre, potrà decidere di non aggiudicare la sponsorizzazione anche nel caso in cui ci fosse una sola proposta. Che tuttavia c’era stata. La società Quaranta Srl, che gestisce il noto bar nella zona, lo scorso 28 settembre aveva mostrato il suo interesse con un progetto integrato il 12 novembre. L’idea di Quaranta era stata sviluppata attraverso Diego Messina. Nei piani del geometra c’è l’obiettivo di riqualificare l’area con aree a verde, garantendo la sicurezza all’accesso stradale, compreso il rifacimento degli impianti. La proposta presentata da Quaranta ha ottenuto il nulla osta dall’ufficio Lavori pubblici. Sulla base di questa, l’amministrazione ha apposto un avviso pubblico. Una procedura che, come confermano gli uffici a MeridioNews «è stata fatta anche in altri casi. Il privato si fa proponente. Dal canto nostro, pur potendo fare assegnazione diretta, pubblichiamo un avviso per consentire a chiunque di partecipare». Una volta fatti gli interventi, il Comune specifica che non ci sarà concessione di suolo pubblico.
Affidare la valorizzazione di spazi urbani ai soggetti esterni perché si approprino e prendano cura della città può apparire come un’iniziativa stimolante, ma da altri versi viene vista come un passaggio di responsabilità da parte dell’amministrazione. E se negli ultimi anni molte iniziative di questo tipo hanno funzionato – se si pensa alle gestione degli addobbi natalizi o, nell’anno appena trascorso, all’affidamento di piazza Risorgimento a Lidl – o della pavimentazione per piazza Santa Maria della Guardia; dall’altro lato si contano le sponsorizzazioni che i privati hanno scelto di non portare più avanti. È il caso di C&g. La nota gelateria, nel 2012, ha inaugurato la stagione delle sponsorizzazioni scegliendo di valorizzare piazza Abramo Lincoln. L’epilogo non fu dei migliori, visto che i proprietari hanno abbandonato l’idea dopo alcuni investimenti.
Nell’anno appena trascorso a rimanere deserte sono state le manifestazioni di interesse per le aree a verde che insistono tra corso Italia e corso delle Province e in ultimo quella pensata per ridare vita al giardino verticale ai lati della fontana al Tondo Gioeni. Ma dal Comune rivendicano e rilanciano le iniziative. «Sono stati fatti 1,5 milioni di investimenti solo nell’ultimo anno per quanto riguarda le sponsorizzazioni – sottolineano a questo giornale – Nel caso di piazza Mancini-Battaglia l’obiettivo è quello di dare arredi alla piazza ed evitare il parcheggio selvaggio. Siamo orgogliosi di aver messo su un sistema, per queste ed altre aree, un modello di buone prassi con la possibilità per il privato di dare una manutenzione che può andare anche oltre i 3 anni».
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