Unione degli indipententisti siciliani, la parola ai protagonisti

Mi chiamo Cettina Foti e sono presidente dell’Associazione Aurora 2000, associazione che ha aderito all’Unione Indipendentisti Siciliani. Mi permetto di fare alcune considerazioni come associazione e cittadina siciliana prendendo spunto da un articolo che è stato pubblicato sulla vostra testata a firma del Prof. Massimo Costa. (L‘articolo in questione, che potete leggere qui, è quello in cui il professor Costa, tra i principali esperti in tema di Autonomia siciliana, saluta con favore la decisione di numerosi movimenti di unirsi sotto un’unica sigla, ndr).

“L’Unione fa la forza!
Non sempre ma in genere è la regola. E questa regola sarà quella che accompagnerà il percorso, che so essere molto lungo, che ci porterà al riscatto della nostra amata e tanto martoriata Sicilia! Sono un’Indipendentista siciliana e con la mia associazione ed un comitato abbiamo da sempre portato avanti temi che, pur essendo scottanti, vanno verso la liberazione della nostra terra. I temi autonomisti sono stati fondamentali per iniziare un percorso verso questa direzione ma non possono più essere un punto d’arrivo. Importante ritengo sia ottenere quello che, in quasi 70 anni di “AUTOMOMIA”, CI è STATO NEGATO. Non è per questo che sono morti coloro i quali hanno lottato per ottenere lo status di REGIONE AUTONOMA.

Un’autonomia che è stata tanto decantata quando si sono affidati alla Sicilia oneri finanziari, ma di cui ci si dimentica, regolarmente, quando si tratta di dare alla Sicilia quello che LE SPETTA per Statuto, che è cosa ben diversa dall’ELEMOSINA di uno Stato che NON CI RAPPRESENTA e che ci ha sempre trattati come coloni. Con la prospettiva di un nuovo futuro, alla luce di quanto sta accadendo in altri paesi europei (Catalogna, Scozia e anche in Veneto) in cui si andrà a breve al referendum per l’Autodeterminazione dei popoli, abbiamo iniziato un percorso di Unione degli Indipendentisti Siciliani. Percorso che sicuramente sarà lungo e disseminato di INSIDIE E TRAPPOLE TESE A FAR FALLIRE UNA UNIONE che sicuramente fa PAURA ai nemici della nostra TERRA!
Ho aderito all’Unione perché credo che solo un percorso che veda tutte le frammentate forze indipendentiste UNITE per un obiettivo comune, possa portare ai risultati che tutti ci aspettiamo ed auspichiamo. L’INDIPENDENZA!
L’Unione, a mio avviso, non può essere, almeno nella fase iniziale, una unione a fini politici. Non possiamo iniziare dalla fine per poi arrivare all’inizio!! Ai Siciliani va spiegato che noi non siamo un popolo di “mantenuti”, ma siamo stati “colonizzati” da un’Italia che ha sfruttato le nostre risorse, le nostre intelligenze per portarci ad uno status di coloni. Ai Siciliani va spiegato che Garibaldi non ci ha liberati, anzi ci ha soggiogati e assoggettati ad uno stato il cui unico obiettivo era ed è depauperare la nostra terra di tutte le risorse che ha.
Ai Siciliani va anche spiegato per quale motivo abbiamo avuto riconosciuto lo Status di Regione Autonoma e per quale motivo lo Statuto non è mai stato applicato integralmente! Ai Siciliani va spiegato perché l’Italia non ha mai voluto farlo! Ai Siciliani va spiegato che la nostra Bandiera è nata centinaia di anni prima di quella italiana e va spiegato perché è nata. Solo dopo aver fatto questo percorso e il popolo avrà preso contezza di che grande popolo è quello siciliano, si potrà iniziare un percorso che porterà al confronto con la gestione della cosa pubblica e che formerà anche una classe politica nuova e consapevole delle potenzialità che ha la sua TERRA.
Nel frattempo ritengo importante che quello che è stato derubato in tutti questi anni alla Sicilia, da uno stato nel quale non mi riconosco, venga restituito. Non possiamo, purtroppo, chiedere allo stato di restituire i morti per cancro delle zone delle raffinerie di Priolo, Termini Imerese, Gela, ecc., ma dobbiamo chiedere a gran voce, anzi PRETENDERE che ci venga restituito tutto quello che ci è stato sottratto. Quando leggo comunicati stampa che proclamano l’approvazione di un regolamento per l’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto autoincensandosi mi viene da sorridere, ma anche da chiedere ma in tutti questi anni di tua permanenza politica dove hai vissuto? Certamente non in Sicilia!
Al Professore Massimo Costa che ha posto alcune domande, (ad alcune delle quali credo di aver già risposto), su cui confrontarsi dico che non credo che gli Indipendentisti abbiano motivo di combattere contro altri Siciliani! La battaglia deve essere spostata contro chi ha, da sempre, cercato di affamare un popolo che oggi non ne può più di essere sfruttato. Se questi affamatori sono anche i “poteri forti” allora la nostra battaglia sarà rivolta anche a loro!
L’Unione Indipendentisti Siciliani ha come obiettivo, ambizioso e ne sono consapevole, la creazione di un movimento di massa e popolare in cui OGNI COMPONENTE E’ LEADER. Le regole di democrazia stanno proprio in questa ultima frase. I giovani dovranno essere parte importante e fondamentale in questo progetto, il futuro è dei giovani! Ma è anche di quanti giovani non lo sono più (la prima io) ma che possono portare la loro saggezza e le loro esperienze per far sì che si evitino gli errori del passato. Non credo che ci siano “Vecchi tromboni” da mettere da parte! Solo SAGGEZZA DA UTILIZZARE per la nostra causa!
Non condivido il passaggio nel quale il Prof. Massimo Costa dice che a questa Unione debbano aderire i singoli. A questa Unione debbono aderire singoli e soprattutto Movimenti, Comitati ed Associazioni e soprattutto i SICILIANI! Dobbiamo cambiare il modo di intendere l’associazionismo! L’unione non è del singolo personaggio più o meno noto ma del popolo!! Per questi motivi, INVITO il prof. Massimo Costa ad aderire con la sua associazione all’U.I.S. e così contribuire a scrivere una nuova pagina della Storia Siciliana (la storia vera, non quella riportata sui libri scolastici).
Ritengo che l’unica strada possibile sia quella che stiamo tentando di tracciare e mi auguro che tutti mettano da parte i personalismi che tanto hanno nociuto a questa terra! AN.TU.DO!!”.

Cettina Foti
(Associazione Aurora 2000)


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