Le moto ape per trasportare il ferro raccolto; lavatrici parcheggiate in strada in attesa di essere smembrate; presse, frese e seghe per tagliare, trasformare e miscelare i rifiuti, una parte dei quali destinata alla rivendita
Una fabbrica casalinga di riciclaggio di spazzatura Rifiuti tossici e speciali. Si valuta danno ambientale
Una fabbrica casalinga di rifiuti in pieno centro a Canicattì. I carabinieri di Canicattì e del centro anticrimine natura di Agrigento hanno denunciato il pregiudicato A.P. ritenuto responsabile di traffico di rifiuti e realizzatore di una discarica in pieno centro abitato.
I militari, dopo avere ricevuto alcune segnalazioni dai cittadini residenti, si sono imbattuti nella montagna di immondizia vasta circa 200 metri quadrati, accatastata in una piazzola in via La Loggia. Data la vicinanza dell’abitazione del sospettato (un uomo che i carabinieri avevano sorpreso a trafficare i rifiuti durante il sequestro in contrada Cazzola dello scorso novembre), i militari hanno accertato come l’uomo accatastava in quell’area i rifiuti, molti dei quali speciali e tossici, in attesa di rivenderli.
Nel corso della perquisizione, nell’abitazione dell’indagato i carabinieri hanno trovato una piccola azienda del riciclaggio dei rifiuti: le moto ape per trasportare il ferro raccolto in giro, alcune lavatrici parcheggiate in strada in attesa di essere smembrate, gli strumenti – le presse, le frese, le seghe – per tagliare, trasformare e miscelare i rifiuti, una parte dei quali destinata alla rivendita, e un’ultima parte smaltita in casa.
Mentre i carabinieri specialisti del centro anticrimine natura proseguono nell’inventario della mole di rifiuti, le aree perquisite sono state sequestrate: sarà compito dell’autorità giudiziaria valutarne la sorte, anche in considerazione dell’eventuale danno ambientale causato dall’indagato con la sua attività totalmente abusiva.