Indumenti cuciti a mano che, oltre a vestire, raccontano tradizioni nostrane. È il frutto dell’incontro tra due stiliste e una pittrice catanesi. «Vogliamo dare luce a persone di valore che, come noi, preservano l’identità siciliana». Guarda le foto
Una collezione di abbigliamento ispirata alla Sicilia Grafica e cucito incontrano le barche di Acitrezza
Sono sette i capi d’abbigliamento che sanciscono il matrimonio tra l’artigianato tessile di Amelia Alessia Cristaldi ed Emily Pelacane e l’arte grafica di Alice Valenti. Sono stati messi in commercio con l’etichetta Alici per Trizzi, all’interno della più ampia collezione Trizzi d’amuri. Un progetto di moda, di amicizia e passione per le tradizioni, che esprime anche un messaggio sociale di uguaglianza. «Per farlo ci siamo ispirate al mare e al valore delle barche acesi», spiega Cristaldi a Meridionews. A sentir parlare di pescatori, simboli marittimi e costruttori di barche sembra di respirare il profumo del mare di Acitrezza. Nascono da lì, infatti, le grafiche disegnate da Valenti e trasformate da Cristaldi e Pelacani in camicie genderless, cioè con un’abbottonatura informale, che le rende adatte a uomini e donne, camicioni, pantaloni e un abito in edizione limitata, ricavato da un tessuto dipinto a mano dalla pittrice catanese.
«Il nome della collezione è Lollipop – spiega Valenti – L’ho chiamata così perché i lecca-lecca esprimono bene il senso dell’appagamento immediato, rimandando al piacere generato dalle piccole cose». Per i tessuti sono state realizzate tre grafiche. Una con la Madonnina, che si ispira alla Madonna della Buona Nuova, protettrice del borgo e dei suoi marinai. La seconda riproduce Acitrezza, nella cui grafica sono rappresentati i simboli che decorano i fianchi che proteggono le barche dai pericoli del mare, come la sirena e l’occhio, che testimoniano il rapporto ancestrale tra gli uomini e il mare. E, infine, Lollipop «Che ritrae due carabinieri che si abbracciano tra i lecca-lecca, ripresi dal mio quadro La festa, omaggio a un dipinto futurista del siciliano Pippo Rizza – continua Valenti – La scelta di fare abbracciare i carabinieri si traduce in un’immagine omossessuale, che sposa anche la causa LGBTQ fatta propria dal Ddl Zan, casualmente in via di approvazione nello stesso periodo in cui abbiamo annunciato la collezione. Tutto, comunque, si riconduce sempre alla tradizione siciliana: icone sacre e bancarelle di dolci sono immagini fisse delle feste religiose sicule, a cui mi sono ispirata per realizzare i disegni».
A impreziosire la collezione è anche il valore dei tessuti, fatti di cotone e viscosa puri al cento per cento. «È stato un investimento importante – afferma Cristaldi – per il quale ci siamo affidati ad un’azienda online che ha stampato i disegni sui materiali scelti».
Alla base del progetto anche tanta collaborazione: «Non ci siamo limitate a lavorare in base alle nostre competenze – spiega la stilista – ma abbiamo interagito sin dal mese di novembre come un team, con lo scopo di trasmettere anche un messaggio sociale. Per questo motivo, per la pubblicità, ci siamo affidate a Gianni Rodolico, maestro d’ascia che costruisce barche ad Acitrezza, alla cui famiglia andrà una parte dei proventi nell’ottica della solidarietà collettiva. Vogliamo dare luce a persone di valore, che, come noi, preservano l’identità siciliana».
Sicilianità mantenuta anche nella realizzazione del video promozionale, curato personalmente da Valenti: «Più che presentare in maniera didascalica i capi, ho voluto esprimere la gioia di vivere con le cose che mi fanno stare bene, come il tuffo da una barca o mangiare un dolce con un’amica – conclude – Piccole cose diventate un lusso dall’arrivo della pandemia». Anche la distribuzione finale è nostrana, essendo possibile acquistare i capi attraverso l’area shop del sito internet dell’artista catanese.