L'associazione Arbor insieme alla comunità filippina hanno portato avanti l'iniziativa rivolta a coloro che non hanno una fissa dimora. «A Catania ci sono circa 50 persone che vivono per strada e hanno bisogno di aiuto», afferma la volontaria Anna Puci. Guarda il video
Un pasto caldo a chi un tetto per Natale non ce l’ha «Così diamo aiuto ai senzatetto durante le festività»
«L’Italia è un grande Paese. Certo, è dura trovare lavoro:
per adesso sto dormendo per strada perché non ho dove andare». Abdssmda Ingle è uno degli invisibili a cui l’associazione Arbor sta cercando di regalare un sorriso in questi giorni di Natale. Donare un pasto caldo, una coperta e un sostegno anche per chi un tetto sotto cui passare il Natale non ce l’ha. È questa l’iniziativa di Arbor, associazione nata durante la pandemia da Covid-19 per dare supporto a chi era rimasto senza lavoro. Quest’anno gli attivisti hanno coinvolto altri volontari venire incontro ai senzatetto della città etnea. Grazie anche all’aiuto della comunità filippina di Catania e con tanti bambini al seguito, i componenti di Arbor in queste ore hanno prestato aiuto ai circa 50 senzatetto di Catania.
«La situazione è critica – dice la volontaria di ArborAnna Puci – Ci sono tante persone che a Catania vivono ai margini e hanno bisogno di aiuto. Noi in questi giorni stiamo cercando di prenderci cura di loro: diamo una coperta per la notte, un bagno e da mangiare. Così facciamo sentire anche a loro l’atmosfera Natalizia». Tra le persone a cui Arbor prova a dare aiuto c’è anche una donna incinta. «Stanno in strada e non hanno una sistemazione – continua Puci – Ci sono persone che hanno bisogno di mangiare, altre del disbrigo pratiche. Poi ci sono quelli che hanno problemi di salute e quindi necessitano di assistenza sanitaria. Noi cerchiamo di fornire il nostro supporto. In questa iniziativa natalizia abbiamo portato con noi anche i bambini, per far conoscere loro questa realtà e portare dei sorrisi a chi ne ha bisogno». La comunità filippina di Catania, che ha partecipato all’iniziativa, ha pensato di preparare i pasti. «Abbiamo cucinato la pasta – afferma la presidente Leni Vallejo – È il nostro modo per dare un contributo alla causa».