Un paese senza memoria

Un sondaggio fatto tra i giovani universitari di Lettere, Lingue, e Giurisprudenza ha rivelato un buio quasi totale su alcuni nomi dietro i quali si identificano magistrati, agenti di polizia, giudici, giornalisti.

 

Parlando in percentuali il 100% dei ragazzi intervistati conosce i nomi dei giudici P. Borsellino e G. Falcone; mentre sul nome C. A. Dalla Chiesa i ragazzi hanno fatto trasparire qualche dubbio. Segue G. Impastato con una percentuale abbastanza rilevante del 60% (conosciuto anche grazie al film “i cento passi” a lui dedicato).

I nomi dei giornalisti G.Fava, B.Alfano, sono quelli che seguono ma con percentuali molto più basse: il 35% uno e solo il 15% l’altro.

 

Un oblio ferrigno, di cui i ragazzi provavano una certa vergogna, piomba sui nomi di R.Chinnici (giudice), F.Aparo (vice brigadiere della squadra mobile) e E.Basile (capitano dei carabinieri).

Inoltre l’unico nome di agente di scorta che i ragazzi conoscono è Vito Schifani.

 

Poi ho chiesto ai ragazzi se avvertono la mafia nel loro quotidiano…e le risposte sono state tra le più svariate ma tutte positive. Qualcuno poi si è un po’ sbilanciato dicendo che giornalmente la vive..mettendo piede in facoltà; la più banale delle raccomandazioni è già mafia! 

 

Cosa fate per combatterla? “La evitiamo anche se non vorremmo, occorre lottare a più livelli per concretizzare i nostri valori”.

Risposta, che lascia davvero senza parole ma che dà l’idea di questa omertà così radicata che lascia un alone di tristezza e al tempo stesso questa voglia controllata di aprirsi e costruire per andare avanti in una società più giusta.

 

La mafia ha ucciso e il regime della corruzione sembra riconquistare egemonia nella società italiana,dopo la grande rottura e speranza che proprio dalla Sicilia,dalla resistenza  del popolo siciliano e dal sacrificio di magistrati eroici divampò in tutta Italia, oggi si tende a censurare quegli anni, quegli eroi,colpa di una “smemoraggine”diffusa e colpevole,ed è proprio nel tempo dell’inganno universale che dire la verità è atto di rivoluzione!!

 

“Nel bene e nel male,la Sicilia è l’Italia al superlativo”e per molte ragioni “con le idee e il coraggio di questi eroi noi dobbiamo continuare!!!”  

Pamela Bellitti

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