Da oggi due serate all’insegna del cinema e della musica a cura del regista palermitano e dell’associazione Lumpen omaggeranno il celebre jazzista di origine siciliana in occasione del decennale della sua scomparsa
Al cinema De Seta un omaggio a Tony Scott Il jazz siculo-americano narrato da Maresco
A tre mesi dallo spettacolo andato in scena al teatro Biondo di Palermo Jass. Quando il jazz parlava siciliano, Franco Maresco e l’associazione Lumpen tornano a parlare delle rocambolesche vicende del jazz siculo americano con Tony’s Dream – Tributo a Tony Scott (1921-2007), evento di due serate – giovedì 30 e venerdì 31 marzo – a ingresso libero presso il cinema De Seta ai Cantieri Culturali alla Zisa, in cui verrà ricordato il celebre clarinettista italo-americano Tony Scott, di cui quest’anno ricorre il decennale della scomparsa.
Cosmopolita, sperimentatore e virtuoso musicista, Scott amava definirsi «il più grande clarinettista del mondo». Una vita fatta di viaggi e di collaborazioni con le più grandi star del suo tempo – Charlie Parker e Billie Holiday per citarne alcuni -, Scott incarna l’epopea dell’artista che ha vissuto sulla sua pelle il successo e il declino. Io sono Tony Scott. Ovvero come l’italia fece fuori il più grande clarinettista del jazz, il documentario scritto e diretto da Maresco che sarà proiettato giovedì alle ore 21, ricostruisce la vita del grande jazzista attraverso le testimonianze delle sue ex mogli e dei musicisti che l’hanno conosciuto, dalla fama negli Stati Uniti fino al lento tramonto dopo il suo trasferimento in Italia, il paese d’origine dei suoi genitori, dove non ha ricevuto consensi da parte del pubblico e della critica.
«Tony Scott incarna il simbolo stesso dell’essere artista, inteso come ideale, senza compromessi – spiega Maresco -. Non è un caso che Scott in Italia non ebbe in vita quel consenso, quel riconoscimento che avrebbe meritato la figura di un vero protagonista della storia del jazz». Scott muore a Roma nel 2007, in condizioni economiche precarie, tanto da non potersi permettere una sepoltura a Salemi, dove sono sepolti i suoi avi. Grazie all’interessamento del cugino Davide Ganci che ha messo a disposizione la sua cappella di famiglia, Scott adesso riposa a Salemi, in attesa però di una collocazione definitiva e appropriata a un grande artista.
Venerdì alle ore 21 andrà in scena un concerto-spettacolo dedicato a Tony Scott a due altri grandi jazzisti, Dizzie Gillespie e Telonius Monk, in occasione del centenario delle rispettive nascite. Maresco racconterà le vite di questi grandi artisti e le vicende che hanno portato alla nascita del jazz in America, accompagnato dalla proiezione di immagini di repertorio e dalle note di Gabriele Mirabassi al clarinetto, Salvatore Bonafede al pianoforte, Mauro Verrone al sax e Alessandro Presti alla tromba, che eseguiranno brani del repertorio classico.