Una nostra lettrice, Valentina, riporta una discussione che riguarda la facoltà di Scienze della Formazione. Tra chi consiglia di non iscriversi e chi - come il Preside - afferma che "gli altri stanno peggio di noi..."
Un grido di dolore da Scienze della Formazione (dopo gli esami di ammissione alla Sissis)
Sul forum della facoltà di Scienze della Formazione è comparso un eloquentissimo messaggio “di disperazione”. Disperazione che ha colto moltissime mie amiche all’affissione delle ammissioni alla prova orale della sissis. Parlare di DECIMAZIONE è dir poco. Nella discussione sul forum è intervenuto anche l’ex Preside di Facoltà, invitando a non abbandonarsi al catastrofismo ed a guardare “chi sta peggio di noi”. Ma il peggio e il meglio certe volte si confondono. Non credo che il problema riguardi soltanto Scienze della Formazione, questo è certo!
xenya (mercoledì 11 ottobre):
…ritiratevi finchè siete in tempo…
Ciao a tutti… avete proprio letto bene… questo vuole essere solo un consiglio… non continuate a perdere tempo dietro questa facoltà, perchè l’unica cosa che vi rimarrà in mano dopo la laurea è la pergamena e un bagaglio di bei ricordi… ve lo dice una laureata che dopo 6 anni di sacrifici, e speranze per il futuro… beh l’unica cosa che gli resta da fare è cercare un lavoro che tutto riguarda tranne l’educatore professionale (perchè non c’è lavoro qui in sicilia)… Mi sono detta ok, fai uno sforzo ricomincia a studiare e prova la strada della sissis… beh, ho studiato, ho studiato tanto, ma l’esame è andato male, e adesso? che mi resta da fare? beh ho sempre la mia pergamena da guardare!!!
melinda (mercoledì 11 ottobre):
nella vita non si finisce mai di studiare in qualsiasi campo!
credo che raggiungere gli obiettivi che si vogliono dipende necessariamente dalla nostra capacità e dalla volontà “volli,volli,fortissimamente volli“,è assolutamente sbagliato che sconsigli la nostra facoltà ma chi sei tu per potere screditare in tale modo la facoltà di scienze della formazione
Mozart (mercoledì 11 ottobre):
Melinda, sicuramente la collega non voleva intenzionalmente attaccare la facoltà di scienze della formazione, il modo forse (sgarbato) di porre l’attenzione all’argomento, viene in seguito ad uno stato emovito confusionale, è anche vero che non ha tanto torto nel dire che dopo parecchi anni che si studia, dopo avere tolto 45 materie, alla fine non ti ritrovi neanche una piccola prospettiva di lavoro che rispecchi il proprio progetto di studio che si è fatto durante questi anni.
dolcezza82 (mercoledì 11 ottobre):
sono d’accordo con Mozart, non è un attacco ma uno sfogo per le “zero” prospettive che offre la nostra facoltà. io continuo a studiare, sono iscritta alla specialistica, solo perchè mi piace ciò che studio e poi chissà, prima o poi qualcosa si sbloccherà…
gabri (domenica 15 ottobre):
xenia, capisco lo sconforto, ma non ti sembra un pò eccessivo consigliare ai tuoi ex colleghi di cambiare facoltà?
la scelta universitaria non può essere solo dettata dall’inserimento nel mondo del lavoro, ma anche dalle proprie propensioni e attitudini.
manu-tzu (domenica 15t ottobre):
ormai non penso che mi convenga ritirarmi, anche perchè ho fatto tanti sacrifici e non voglio buttare al vento le conoscenze acquisite..ma devo ammettere che ho tanta paura per il futuro!
Il prof. Santo Di Nuovo (lunedì 16 ottobre):
Forse chi ha aperto il topic può consigliarvi la facoltà ‘ideale’ alla quale iscrivervi, uscendo dalla quale l’indomani sarete chiamati a lavorare sotto casa e con un contratto a tempo indeterminato con stipendio da manager aziendale.
Mi pare strano che non l’abbia fatto!
oppure il consiglio è di non iscrivervi del tutto all’università, e lavorare con il diploma, anche questa prospettiva molto rosea, a quanto si legge sui giornali…
Mi spiace dover ricorrere all’ironia, ma mi spiace anche che gli sfoghi personali diventino incitamento al catastrofismo generalizzato.
La nostra facoltà secondo i dati alma Laurea (non del preside…) è al terzo posto della graduatoria degli occupati dopo Ingegneria ed Economia. Gli altri stanno peggio di noi, quindi…