Ugl, tempo scaduto: in piazza il 4 Giugno. Monaco: “Crocetta si dimetta”

Mentre Cgil, Cisl e Uil lanciano un ultitamatum al Governo Crocetta dandogli ancora due settimane di tempo per evitare lo sciopero generale, l’Ugl rompe gli indugi. Lo fa annunciando una manifestazione di protesta a Palermo per il prossimo 4 Giugno e chiedendo le dimissioni del Presidente della Regione:

“Affinche’ il governatore Crocetta compia un atto di responsabilita’ estrema rassegnando le proprie dimissioni, l’Ugl Siciclia ha stabilito di indire a Palermo una manifestazione per il 4 Giugno” dice ‘ il segretario generale dell’Ugl Sicilia Giuseppe Monaco. La manifestazione partira’ da piazza Marina fino a raggiungere la presidenza della Regione a Palazzo D’Orleans .

“Mentre il Governatore – afferma Monaco – si affanna in una improbabile campagna elettorale i lavoratori delle aziende partecipate e comunque collegate alle erogazioni della Regione Siciliana sono al collasso, prigionieri di una incapacita’ amministrativa di questo governo che lascerebbe spazio solo ad ovvie quanto logiche conclusioni”.

Il blocco della manovra finanziaria, il mancato pagamento degli stipendi e’, secondo Monaco, “solo la punta di un icerberg, poiche’ l’immobilismo di cui e’ vittima ed artefice Rosario Crocetta rendono debole la sua persona e con lui la Sicilia e tutti i lavoratori, rendendo di fatto impossibile ogni ipotesi di rilancio e sviluppo dell’isola”.

“Un datore di lavoro – stigmatizza il sindacalista – che non assolve agli impegni con i propri dipendenti puo’ solo chiudere i battenti e consegnare i libri contabili in tribunale decretandone il proprio fallimento. A volte dimettersi dal proprio incarico puo’ risultare un atto di responsabilita’ estrema, che i lavoratori siciliani e i cittadini tutti apprezzerebbero moltissimo e forse potrebbero anche rivalutarne la figura quantomeno sotto l’aspetto umano”.

Insomma, per l’Ugl il tempo è scaduto.

Intanto, il Presidente della Regione, continua ad addossare all’Ars la responsabilità della mancata approvazione della manovra finanziaria bis. E, addirittura, esprime solidarietà ai regionali che hanno proclamato lo sciopero per il 27 maggio, giorno in cui il provvedimento tornerà a Sala d’Ercole.

Accuse che i parlamentari della sua stessa maggioranza rimandano al mittente: senza certezze sulla copertura finanziaria, in particolare sulle somme da destinare a Comuni e Forestali, non c’è manovra che possa essere approvata.

Proprio ieri, anche i DRS, gruppo parlamentare della maggioranza, ha esortato il Governo a chiarire i dubbi:

“Ci aspettiamo che in questi giorni, in vista della seduta parlamentare, l’assessore al Bilancio Agnello chiarisca le modalità di copertura finanziaria soprattutto per i comuni e i forestali. Da parte di tutti i gruppi politici, di maggioranza e minoranza, ho potuto riscontrare unanimità nel volere approvare immediatamente il ddl 724” ha dichiarato Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la
Sicilia all’Ars.

Il ritornello di Crocetta, a quanto pare, non convince nessuno. Neanche chi finora lo ha appoggiato.

La Regione siciliana è fallita, ma il Governo promette, promette promette…
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