Sarebbe intervenuto per sedare una rissa scoppiata ieri sera poco prima di mezzanotte, nella villa Heaven a San Gregorio di Catania dove si stava svolgendo una festa di compleanno. Esplodendo alcuni colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio. Ma finendo per uccidere il figlio. Stando a quanto è stato ricostruito finora dagli inquirenti, sarebbe […]
Omicidio San Gregorio di Catania: il 62enne che ha ucciso il figlio ha sparato per «sedare una rissa»
Sarebbe intervenuto per sedare una rissa scoppiata ieri sera poco prima di mezzanotte, nella villa Heaven a San Gregorio di Catania dove si stava svolgendo una festa di compleanno. Esplodendo alcuni colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio. Ma finendo per uccidere il figlio. Stando a quanto è stato ricostruito finora dagli inquirenti, sarebbe questa la dinamica dell’omicidio avvenuto ieri notte e raccontato stamattina da MeridioNews. Quando il figlio – Carlo La Verde, 23 anni – e alcuni suoi amici sono intervenuti per disarmare l’imprenditore 62enne Natale La Verde, sarebbe nata una colluttazione durante la quale sono stati sparati altri due colpi. Uno ha ucciso proprio il figlio 23enne dell’uomo, l’altro ha ferito al tallone un 31enne che è stato medicato e già dimesso dall’ospedale Cannizzaro di Catania.
Secondo quanto emerso dalle indagini degli investigatori del nucleo operativo della compagnia di Gravina di Catania, sulla base degli indizi raccolti, all’interno della villa gestita dal 62enne era in corso una festa di compleanno, alla quale stavano partecipando molti giovani. Durante la serata, però, sarebbe scoppiata una lite e il gestore della sala eventi, nel tentativo di riportare la calma, avrebbe prima cercato di placare gli animi, poi avrebbe estratto una pistola e avrebbe esploso alcuni colpi a scopo intimidatorio, con l’intento di interrompere la rissa. Durante quei momenti concitati, il figlio del 62enne, che era all’interno della sala, sarebbe intervenuto insieme ad altri per bloccare il padre. Nella confusione generata dalla fuga dei presenti, l’uomo avrebbe esploso gli altri colpi di pistola.
Nonostante l’intervento degli operatori sanitari del 118, che hanno praticato le manovre per rianimarlo, il giovane è morto poco dopo. Sul posto sono intervenuti i militari del nucleo radiomobile della compagnia di Gravina di Catania che hanno fermato il 62enne. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Rocco Liguori del pool diretto dall’aggiunto Fabio Scavone. Il personale della sezione operativa della compagnia di Gravina, insieme alla sezione investigazioni scientifiche (Sis) del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania, sta eseguendo i rilievi tecnici e svolgendo le indagini per ricostruire con esattezza la dinamica di quanto accaduto.