Turismo, in Sicilia in aumento glii hotel a 5 stelle

di Mariadonata Fricano

Vacanze in Sicilia? Sì, ma spazio al lusso. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio turistico della Regione siciliana. La capacità ricettiva alberghiera in Sicilia, nell’ultimo quinquennio, ha registrato un notevole aumento sia in termini di numero di esercizi che di posti letto.

Dal confronto tra il 2007 ed il 2012 emerge un aumento degli esercizi ricettivi del 16,3% (passando dai 1.165 del 2007 ai 1.355 del 2012), con un aumento dei posti letto del 24,6% (dai 101.880 del 2007 ai 126.999 del 2012).

Il turista che sceglie la nostra Isola, dunque, pare preferisca soggiornare in strutture alberghiere a 4, 5 e 5 stelle lusso. Anche la Sicilia quindi ha dimostrato di prestare particolare attenzione a un target di clientela medio-alto, realizzando e potenziando strutture ricettive di lusso. (nella foto a sinistra  Boutique Hotel El Jebel, foto tratta da hotels-blog.it)

Puntando la lente di ingrandimento sul dato disaggregato per categoria alberghiera emerge un quadro chiaro e singolare della struttura ricettiva siciliana. Si evidenzia, infatti, un aumento della disponibilità ricettiva nelle strutture di alta categoria. In particolare, gli alberghi a 5 stelle (e 5 stelle lusso) registrano un aumento del 75% dei posti letto, mentre negli esercizi di categoria inferiore il numero dei posti letto si è ridotto (negli hotel 2 stelle è diminuito del 3% e negli hotel a 1 stella del 13,7%).

Interessanti, in particolar modo, i dati relativi alla provincia di Trapani che ha visto il quadruplicarsi dei propri posti letto, soprattutto nelle strutture di alta categoria, passando da 150 posti letto del 2007 nella categoria 5 stelle superiore a 458 nel 2012 e da 1.885 del 4 stelle a 5.459 nell’anno appena trascorso.

Stessa eccellenza di servizio, relativa soprattutto all’aumento dei posti letto, è stata registrata dalle province di Agrigento e Ragusa, mentre Messina ha investito sulla creazione di nuove strutture.

Una nota di merito pare dunque andare all’utilizzo dei fondi europei dal 2000 ad oggi.

Unica voce fuori dal coro, il Centro-Sicilia. Non brilla, purtroppo, Enna che, in 5 anni, si è limitata ad un risicato aumento dei posti letto di sole 76 unità (5%), subendo, complessivamente, una diminuzione dell’8% nel numero di strutture recettive presenti e sulle cui cause ci riproponiamo un approfondimento.
Nel complesso, però, sottolineiamo come la Sicilia abbia saputo sfruttare le opportunità offerte dai fondi comunitari per colmare una storica carenza in termini ricettivi. Attraverso interventi rivolti alla riqualificazione dell’offerta turistica e alla realizzazione di azioni tese al miglioramento della vivibilità dei centri urbani, la Sicilia ha compiuto un passo avanti verso lo sviluppo turistico.

Sole, spiagge, mare, beni culturali, ricettività di qualità: ingredienti vincenti se accostati alle eccellenze siciliane dell’enogastronomia. Resta in salita la strada verso il “turismo destagionalizzato”, ma la direzione intrapresa pare essere quella giusta. Felice la scelta di sviluppare esercizi ricettivi al passo coi tempi e adeguati alle scelte dei turisti, auspicando in un futuro che sappia proseguire nella direzione intrapresa.

Foto di prima pagina tratta da albergatori.name

 

 


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