Turchia-Catania, nuova rotta dei migranti Arrestati sei scafisti di origine siriana

Scafisti siriani e una rotta nuova proveniente dalla Turchia. Sono gli esiti dell’ultima operazione della squadra mobile di Catania che, coordinata dalla procura distrettuale della Repubblica, ha individuato i sei presunti organizzatori del viaggio del mercantile Tiss che il 17 ottobre ha portato al porto etneo 323 migranti. Quando la nave della marina militare ha individuato l’imbarcazione in acque internazionali, non c’era nessuno a governarla. Le indagini, effettuate grazie alla collaborazione delle autorità turche, hanno invece portato all’individuazione di sei cittadini siriani, accusati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Si tratta di Mustafa Fahel, 36 anni; Ali Assoum, 24; Imad Ahmad Sahyouni, 20; Ibrahim Ali, 28; Mohmmad Ibrahim, 21 e Mohamad Abbas, 27.

Il mercantile Tiss, lungo 60 metri con scafo blu e sovrastrutture bianche, è stato localizzato dalla nave Spica della marina militare, supportata anche dalla San Giusto. Ma al momento dei soccorsi nessuno sembrava governare l’imbarcazione battente bandiera moldava. Grazie al numero identificativo del mercantile, gli investigatori sono riusciti a risalire alla rotta seguita: la partenza era avvenuta dalla Turchia, esattamente dal porto di Tuzla, un mese prima, il 18 settembre. Le autorità turche hanno segnalato che l’equipaggio era composto dai sei siriani e che il mercantile era diretto a Beirut, in Libano.

 

La polizia ha confrontato queste informazioni con quelle raccolte dalle testimonianze dei migranti al Palaspedini, alcuni dei quali avrebbero riconosciuto gli scafisti. Sono stati così individuati i ruoli di ciascuno dei componenti dell’equipaggio: Mustafa Fahel e Mohmmad Ibrahim erano rispettivamente capitano e secondo capitano, mentre Mohamad Abbas risultava il vivandiere del mercantile. Il mercantile Tiss è stato sottoposto a sequestro. Il gip ha convalidato il fermo dei sei arrestati che si trovano adesso nel carcere di piazza Lanza.

La polizia ha individuato anche i presunti scafisti dell’ultimo sbarco avvenuto al porto di Catania ieri mattina. Si tratta di due minorenni del Gambia e un cittadino del Senegal, Djibi Ndongo, 29 anni. Anche per loro l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Avrebbero guidato il gommone di circa dieci metri su cui viaggiavano 87 migranti soccorsi in acque internazionali, dal pattugliatore della Guardia Costiera Oreste Corsi, giunto poi al porto di Catania con 268 migranti.

Redazione

Recent Posts

Trapani: l’olimpionico di sollevamento pesi Pizzolato imputato per violenza sessuale

Antonino Pizzolato, medaglia di bronzo alle olimpiadi di Tokio 2020 e Parigi 2024 nel sollevamento…

45 minuti ago

Aci Sant’Antonio, investe un pedone e non si ferma: denunciato un 72enne

Investe una persona, ma non si ferma a soccorrerlo. Ad Aci Sant'Antonio, in provincia di…

47 minuti ago

Guardia di finanza sequestra società Arcaplast di Aci Sant’Antonio. Ipotesi bancarotta

La guardia di finanza di Catania ha eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal…

2 ore ago

Palermo: sbanda e danneggia nove automobili parcheggiate. Guidatore era ubriaco

Un giovane di 37 anni ha perso il controllo della sua Audi A3 ed è…

3 ore ago

Corse clandestine: blitz a Siracusa, gara interrotta

Agenti della squadra mobile di Siracusa e delle Volanti sono intervenuti per la segnalazione da parte di…

3 ore ago

Il caso delle morti sospette all’ospedale Papardo di Messina, indagate sei persone

Proseguono le indagini della procura di Messina dopo il sequestro di due sale operatorie all'ospedale Papardo della…

3 ore ago