La truffa del finto corriere scoperta a Marsala, in provincia di Trapani. Due uomini sono finiti agli arresti domiciliari. Nei giorni scorsi gli agenti del commissariato di polizia di Marsala hanno dato esecuzione alla misura di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Marsala. Entrambi in concorso tra loro sono […]
La truffa del finto corriere scoperta a Marsala: un pacco per derubare un’anziana
La truffa del finto corriere scoperta a Marsala, in provincia di Trapani. Due uomini sono finiti agli arresti domiciliari. Nei giorni scorsi gli agenti del commissariato di polizia di Marsala hanno dato esecuzione alla misura di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Marsala. Entrambi in concorso tra loro sono ritenuti responsabili dei reati di furto in abitazione e furto con strappo aggravati. I fatti risalgono al 21 agosto ai danni di una anziana donna.
Le indagini
Nel corso delle indagini sono state raccolte molteplici prove su entrambi gli indagati, già noti alle forze dell’ordine per precedenti penali e di polizia per reati dello stesso tipo di reati commessi in passato. Secondo il racconto offerto dalla vittima agli inquirenti, uno dei due uomini si sarebbe finto un corriere
che doveva effettuare la consegna di un pacco postale. Così, con l’inganno, sarebbe entrato in casa
dell’anziana.
Il racconto della truffa del finto corriere a Marsala
Camuffato, l’uomo sarebbe entrato nell’immobile. Una volta dentro, si sarebbe impossessato, strappandola con violenza, la collana d’oro che l’anziana donna indossava. Successivamente, l’uomo si sarebbe allontanato velocemente dall’abitazione. Non molto distante poco dopo, l’uomo sarebbe stato recuperato da un complice. Un secondo uomo che, nel frattempo, sarebbe arrivato vicino a casa dell’anziana a bordo di un’auto. Con la macchina, entrambi sarebbero scappati con la refurtiva.
Le immagini che hanno incastrato il finto corriere

La polizia è riuscita a risalire ai due uomini proprio grazie alla testimonianza della vittima. Ma non solo. Fondamentali, infatti, sono stati i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza della zona. Immagini che hanno immortalato tutte le singole fasi con cui si sarebbe articolato il colpo messo in atto. Altri elementi sono stati raccolti dagli inquirenti anche durante la perquisizione sull’auto utilizzata dai due uomini per fuggire. All’interno dell’abitacolo della macchina, gli investigatori hanno trovato i vestiti indossati dell’autore del furto. Gli abiti usati per il travestimento e anche il finto pacco usato come stratagemma per introdursi nell’appartamento dell’anziana vittima.
L’arresto
Tutti gli elementi emersi nel corso delle indagini sono stati ritenuti idonee dal giudice per le indagini preliminari per contestare il reato di furto aggravato a entrambi gli uomini. Ulteriore prova sarebbe arrivata anche dell’interrogatorio di garanzia svolto. Tutti e due sono finiti agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico per l’attuale e concreto pericolo possano reiterare altre analoghe condotte criminose.