Lo schema è quello già noto: un piccolo tamponamento finto, una breve discussione e la richiesta immediata di un risarcimento. Ma ad assistere, ieri in via Etnea, c'erano anche agenti di polizia in servizio nella zona. Due fratelli sono stati denunciati a piede libero per tentata truffa
Truffa dello specchietto, due denunce Pietre laviche per simulare un incidente
Un piccolo incidente – simulato con un sasso – in mezzo al traffico. Una breve discussione e la richiesta immediata di denaro a titolo di risarcimento. Uno schema, quello della cosiddetta truffa dello specchietto, ben noto alle forze dell’ordine. Ma ieri alla scena hanno assistito anche poliziotti che si trovavano di passaggio in via Etnea. Due fratelli – M.D. di 29 anni e L.D. di 55 anni – sono stati denunciati in libertà.
L’accusa per i due è di tentata truffa. Nel cruscotto della loro vettura sono stati trovati diversi sassi di pietra lavica. Portati in questura, avrebbero ammesso tutto. Sui fratelli pendono diversi divieti di far ritorno in numerosi Comuni in tutta Italia per lo stesso reato. Una misura – disposta per i prossimi tre anni – disposta anche in questo caso.