Trombe d’aria e raffiche di vento sul Catanese Autostrada chiusa, danni su strade e al Garibaldi

Sono culminati nella chiusura di parte dell’autostrada Catania-Messina i disagi causati dal forte vento di maestrale che ha sferzato il Catanese fin dal pomeriggio di ieri. Nella notte le raffiche hanno raggiunto notevole intensità, generando trombe d’aria nei Comuni della cintura metropolitana come Mascalucia, Gravina di Catania, San Giovanni la Punta, Valverde e San Gregorio – dove si è registrato anche un black out elettrico – e sulla fascia jonica. Alla sala operativa provinciale dei vigili del fuoco sono pervenute oltre 180 richieste di intervento e segnalazioni di danni e pericoli in poche ore. Squadre di pompieri di supporto sono giunte da Messina e Caltanissetta

Il casello di Giarre è stato chiuso agli accessi in direzione Catania, fin dalle prime ore del mattino, per la presenza di alberi crollati sulle carreggiate nel tratto fra la città jonica ed Acireale, mentre lunghe code si sono formate fra il casello di Fiumefreddo e quello di Giarre per la caduta di grossi rami all’altezza dell’ospedale Sant’Isidoro. I flussi di veicoli sono stati deviati sulla viabilità secondaria dove ulteriori danneggiamenti a macchia di leopardo hanno causato altri disagi. 

A Santa Venerina, su via Stabilimenti, un grosso albero ha semiostruito il passaggio dei veicoli in direzione Zafferana. Qui sono state danneggiate le strutture del mercatino natalizio nella centrale piazza Umberto. All’altezza della frazione Monterosso, poi, la Sp 4i che conduce a Trecastagni e Pedara è chiusa al traffico dall’incrocio con le provinciali per Viagrande e Lavinaio, sempre per la presenza di rami e detriti sulle carreggiate. 

Il forte vento di stanotte ha provocato danni anche all’ospedale Garibaldi-Centro. Come rende noto la direzione del nosocomio, un controsoffitto del reparto di Osservazione breve intensiva ha ceduto facendo cadere alcuni pannelli di cartongesso in un momento in cui non transitava nessuno. Non ha resistito alle intemperie del vento, purtroppo, anche un pino del cortile interno all’ospedale, in una delle zone non accessibili al pubblico. 

Crolli di alberi, rami e pali della pubblica illuminazione si sono registrati anche a Giarre, Paternò, Aci Sant’Antonio, sul lungomare Martinez a Capomulini, Pedara, Piedimonte, Sant’Alfio, Misterbianco. A Maletto danni per migliaia di euro nelle serre di alcune aziende di produzione delle fragole tipiche della zona. Ad Acireale hanno ceduto pali dell’illuminazione in corso Italia, piazza Francesco Patanè e nella frazione Pennisi. Le zone sono state messe in sicurezza dal Comune. 

In città alberi abbattuti al campo scuola di Picanello, via Leucatiapiazza Roma e via Umberto. Interventi per un palo pericolante tra via Saffi e via Curria. Su via Simeto, vicino la stazione centrale e le Ciminiere, un tetto in lamiera si è scoperchiato volando sulla sede stradale. Il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha disposto la chiusura di villa Bellini e di parchi e cimiteri comunali «per tutelare l’incolumità pubblica dall’eventuale caduta di rami». La disposizione resterà in vigore fino ad un nuovo bollettino della Protezione civile regionale che indichi condizioni di miglioramento.


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