Tragedia evitata davvero per poco all’interno del palazzo di giustizia di Catania. Ieri pomeriggio, probabilmente tra le 18 e le 19 ha ceduto la copertura all’interno di una stanza del terzo piano in cui trovano spazio gli uffici dei giudici per le indagini preliminari. Il crollo, secondo le prime testimonianze, sarebbe stato scoperto soltanto questa […]
Tribunale, crolla il tetto in una stanza del terzo piano. Area interdetta e verifiche per l’agibilità da parte dei pompieri
Tragedia evitata davvero per poco all’interno del palazzo di giustizia di Catania. Ieri pomeriggio, probabilmente tra le 18 e le 19 ha ceduto la copertura all’interno di una stanza del terzo piano in cui trovano spazio gli uffici dei giudici per le indagini preliminari. Il crollo, secondo le prime testimonianze, sarebbe stato scoperto soltanto questa mattina. Immediata la segnalazione ai vigili del fuoco con gli operatori che hanno interdetto l’area per eseguire le verifiche del caso riguardo l’agibilità dei locali. Al momento, infatti, è stata sospesa l’attività in tutto il piano.
«Un problema così grave non si era mai verificato – spiega a MeridioNews il cancellerie esperto del Gip e rappresentante sindacale unitario Giovanni Giuffrida – Tutta la sezione è stata chiusa ed è interdetta al pubblico. Stiamo cercando una soluzione temporanea e immediata per trovare altri locali in cui trasferire giudici e cancellerie. Ci sono processi e un’attività sensibile che non può essere interrotta».
«In riferimento al crollo del tetto della cancelleria dell’ufficio gip del tribunale di Catania avvenuto nella scorsa notte – si legge in una nota della Giunta sezionale di Catania dell’Anm – la giunta esprime, ancora una volta, la massima preoccupazione e vivo allarme per le condizioni in cui versano gli uffici giudiziari catanesi e invoca che, con urgenza, siano compiute opere di manutenzione ordinaria e straordinaria per evitare tragedie che fortunatamente questa volta sono state solo sfiorate. Non è ammissibile – continua la nota – che in un edificio pubblico, e a maggior ragione in un palazzo di giustizia, dove devono trovare tutela i diritti di ciascuno, i lavoratori che operano debbano temere per la propria incolumità. Non è altresì ammissibile che, a seguito di tali eventi, alcuni magistrati dell’ufficio non dispongano attualmente di un ufficio dove poter celebrare le udienze e non siano pertanto messi in condizione di adempiere ai propri doveri. La giunta – conclude – riserva di adottare ogni iniziativa opportuna per evidenziare le condizioni in cui versano gli edifici giudiziari catanesi e vigilerà affinché siano compiuti tutti i passi necessari per garantire la sicurezza e l’incolumità di tutti i lavoratori che operano«».