Prevista anche la cancellazione di alcune corse e la sostituzione delle altre con autobus. Come quelli a lunga percorrenza il cui percorso sarà effettuato con autobus in ambedue le direzioni
Treni, chiusa tratta Messina-Palermo fino a settembre Rfi: «Lavori improcrastinabili, saranno in servizio i bus»
Niente treni sulla Messina-Palermo per due mesi. Da oggi stop ai collegamenti sulla tratta della dorsale ferroviaria per «improcrastinabili lavori di messa in sicurezza a linea chiusa della galleria Montagnareale». Questa la motivazione di Rete ferroviaria italiana che ha deciso, d’accordo con al Regione e il comitato pendolari, di sospendere fino al 9 settembre la circolazione. Prevista anche la cancellazione di alcune corse e la sostituzione delle altre con autobus. Come quelli a lunga percorrenza il cui percorso sarà effettuato con autobus da Messina a Palermo e viceversa. Cinque i treni giornalieri provenienti da Milano e Roma per i quali saranno utilizzati pullman per l’intera tratta. Una volta arrivati a Messina centrale a bordo dei convogli ferroviari, i passeggeri saranno fatti salire sugli autobus che li porteranno nelle varie stazioni in cui si sarebbe fermato il treno a lunga percorrenza per poi arrivare a Palermo.
Analogo discorso invertendo il senso di marcia. Dalla stazione palermitana si partirà direttamente in autobus e si salirà sul treno solo una volta arrivati a Messina dove si forma il convoglio collegato con le carrozze da Siracusa. Per il servizio sostitutivo tra Palermo e Messina è previsto un tempo di percorrenza su gommato di due ore 50 minuti cioè lo stesso tempo che impiegava il treno più veloce che era in linea fino a ieri.
Discorso diverso per i treni regionali che saranno costretti a un stop a Brolo e a Patti. Anche in questo caso interverranno gli autobus per bypassare la galleria di Montagnareale. La decisione di Rfi di effettuare lavori durante il periodo estivo nasce dal fatto che, se si fossero fatti in autunno, avrebbero condizionato maggiormente i pendolari. Oltre 12mila persone si spostano ogni giorno per andare a lavorare o a scuola dai vari centri tirrenici. In contemporanea con lo stop dei treni, si è registrato un aumento del biglietto da 12 a 18 euro.