Tre ficus avvelenati usando gasolio a Paternò Esperti: «Assurdo tentativo di farli essiccare»

Hanno provato ad avvelenare tre ficus collocati in via degli Studi e in piazza San Francesco di Paola. Sarebbero due le mani che avrebbero messo in atto l’incomprensibile gesto, forse senza avere contatti fra di loro e in due momenti differenti. L’episodio è stato denunciato dall’amministrazione di Paternò a carabinieri e vigili urbani. Gli autori avrebbero agito con chiari intenti, tagliando anche parti delle radici. Due gli alberi sono quelli danneggiati in piazza San Francesco di Paola. Dopo aver scorticato parte della corteccia, qualcuno ha scaricato sul terreno oli esausti di motore mischiati, probabilmente, a veleno. Stesso schema in via Bellia ad angolo con Via Degli Studi: il vandalo di turno avrebbe inferto tagli alle radici e alla corteccia, versando successivamente gasolio e veleno intorno al ficus. 

Nel tentativo di salvare le piante, stamane è stato compiuto un primo sopralluogo da parte dell’ufficio comunale Agricoltura, alla presenza dell’assessore al verde Vito Rau. Presenti anche degli esperti, ossia il dirigente scolastico dell’Istituto agrario di Paternò Silvio Galeano e quattro docenti che hanno ispezionato i tre alberi, suggerendo la terapia da adottare: il ficus di via degli Studi si salverà, mentre sarebbe più difficile la situazione per gli alberi della piazza. 

«L’individuo che ha tentato di avvelenare il primo ficus non è riuscito nell’obiettivo – ha precisato l’assessore Rau- e adesso bonificheremo il terreno e, in contemporanea, alimenteremo l’albero con un prodotto che lo possa disintossicare». Il tentativo di avvelenamento è stato appurato da pool di docenti dell’agraria. «Abbiamo accertato un tentativo doloso di essiccamento dell’albero in via degli Studi fatto in modo grossolano – ha detto il docente Adriano Villa – aggiungendo pure della nafta per eliminare un ficus di grande valore per la zona». Ma come si cura un albero avvelenato con il gasolio? «Vanno sanificate le ferite e poi occorre togliere la terra inquinata dal gasolio». Presenti al sopralluogo anche il sindaco Nino Naso e l’assessore alla manutenzione Luigi Gulisano.


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