Trauma Center del ‘Cervello-Villa Sofia’, i dubbi di Cimo e Cgil

LE PERPLESSITA’ DI DUE ORGANIZZAZIONI SINDACALI SUL FUTURO DI UN’IMPORTANTE STRUTTURA SANITARIA DI PALERMO

I vertici dell’Azienda ospedaliera ‘Cervello-Villa Sofia di Palermo smentiscono la chiusura del Trauma Center. Ma le organizzazioni sindacali manifestano perplessità su quello che sta succedendo.

Se la Cgil manifesta preoccupazione e invita l’Azienda a fare chiarezza, la CIMO, organizzazione sindacale della dirigenza medica, parla senza mezzi termini “di atto grave che mette a repentaglio la salute dei cittadini e a rischio l’attività sanitaria e medica”.

Per il CIMO, “nonostante le smentite del Commissario Sampieri (Giacomo Sampieri, Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera ‘Cervello-Villa Sofia’ ndr) appare evidente che di chiusura di fatto si tratta dal momento in cui:

1) si trasferisce tutto il personale infermieristico formato in questi anni all’assistenza del politraumatizzato;

2) si elimina il magazzino con presidi d’urgenza e farmaci;

3) si requisiscono gli spazi vitali, per fare altro, affinché una struttura intensiva possa svolgere la sua attività per l’emergenza”.

“Appare davvero grave il comportamento della Direzione Aziendale”, prosegue la nota del CIMO – che sembra  “improntato alla più ‘ruspante’ estemporaneità, violando non solo le più elementari e norme di sicurezza, ma anche quelle sull’Organizzazione del Lavoro sancite dai Contratti Nazionali che proprio in materia di ‘Organizzazione del Lavoro’ prevedono preventive procedure di confronto con le Organizzazioni Sindacali”.

“Inoltre forse è utile ricordare – dicono ancora i vertici del CIMO – che, essendo l’esistenza del Trauma Center sancito dall’Atto Aziendale approvato con Decreto di Giunta di Governo, solo un percorso di modifica degli atti di cui sopra può di fatto sopprimerlo, non certo ‘ruspanti’ estemporaneità che immaginino che il Trauma Center possa operare senza infermieri e locali adeguati”.

Anche la Cgil, come già accennato, non sembra molto soddisfatta delle rassicurazioni fornite dai vertici dell’Azienda ospedaliera. Da qui la richiesta di chiarimenti, per fugare i dubbi sollevati anche nel Consiglio comunale di Palermo.

“Apprendiamo con stupore, dai media locali – si legge in una lettera che la Cgil ha inviato ai vertici dell’Azienda ‘Cervello-Villa Sofia’, al personale di questi due ospedali e all’assessore regionale alla salute, Lucia Borsellino –  di ipotesi di chiusura del Trauma Center aziendale, sicuro riferimento per tutti i traumatismi per un Ospedale dedicato alle emergenza-urgenza; apprendiamo, altresì, di trasferimenti di personale, con provvedimenti in urgenza, senza che siano state attivate le corrette procedure interne, ed il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali”.

“Ci chiediamo, se tutto questo fosse vero – prosegue la lettera della Cgil – se si è provveduto, preventivamente, allo studio per la verifica dell’impatto d’analisi organizzativo ed economico. Troppi interrogativi a cui è necessario dare urgenti risposte, ciò al fine di rasserenare l’utenza e i lavoratori. Per tale motivo chiediamo un incontro urgente”.

Firmato: Maurizio Comparetto e Vincenzo Cirrincione, entrambi sindacalisti della Cgil.

Il Trauma Center, per la cronaca, è un complesso operatorio dell’Ospedale Villa Sofia di Palermo. Si trova in Piazza Salerno n. 1. Il responsabile è il Dott. Antonio Iacono.

Il reparto è operativo dal maggio del 2011. Ha già effettuato più di 600 ricoveri. Fa capo al dipartimento di emergenza e neuroscienza.

Il Trauma Center dell’azienda ‘Villa Sofia-Cervello’ è una unità operativa semplice dipartimentale che ha la capacità di assicurare un percorso diagnostico terapeutico completo, visto che dispone di specialità neurologica, neurochirurgica, neurorianimatoria, ortopedica e chirurgica.

 

 


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