Un 42enne si è scagliato contro le guardie prima con un piede di una sedia e poi con un pugno. Entrambi sono stati curati al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Antonio Abate. Il sindacato denuncia la carenza di personale
Trapani, un detenuto aggredisce due poliziotti penitenziari Uilpa: «Impossibile controllare 200 persone con sei agenti»
Due agenti della polizia penitenziaria aggrediti all’interno delle carceri Pietro Cerulli di Trapani. L’episodio di violenza – l’ennesimo – si è consumato in tarda mattinata all’interno del padiglione Mediterraneo.
Un detenuto, N.P., di 42 anni, trapanese, dopo aver litigato con il suo compagno di cella, era stato spostato all’interno di un’aula scolastica che si trova al piano terra della struttura. All’improvviso l’uomo avrebbe staccato il piede di una sedia scagliandosi contro uno degli agenti che lo stavano piantonando e colpendolo alla testa. Ferito anche un altro poliziotto, intervenuto in difesa del collega, colpito con un pugno al volto. Entrambi sono stati costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso del Sant’Antonio Abate. Il 42enne nelle scorse settimane aveva anche provato a dare fuoco al materasso all’interno della sua cella.
Lo scorso 18 settembre, un’altra aggressione era avvenuta all’interno del carcere di Favignana. Sulla vicenda è immediatamente intervenuta la Uilpa penitenziari che continua a denunciare la carenza di personale. «L’aggressione – scrive in una nota il segretario regionale del sindacato Chicco Veneziano – è avvenuta presso un reparto ove sono rinchiusi oltre duecento detenuti comuni, controllati da appena sei agenti. Coinvolgeremo tutte le sigle sindacali – conclude – per iniziare un percorso di lotta unitario per un reale cambiamento di rotta che tenga conto delle mutate esigenze della polizia penitenziaria in termini di sicurezza».