La migrante ha deciso di portare con sé, nella traversata dalla Libia, anche il suo animale domestico. L'uccello adesso è stato affidato ai volontari dell'Oipa: «Stiamo cercando di capire come accudirlo», spiega l'attivista Baldo Ferlito
Trapani, sbarcati 847 migranti dalla Sea Eye 4 Una donna aveva legato al polso un piccione
C’era anche un piccione tra gli 847 migranti arrivati a Trapani a bordo della nave Sea Eye 4. L’animale ha viaggiato con una donna partita dalla Libia, tratta in salvo nei giorni scorsi dalla nave della ong tedesca, che lo teneva legato al braccio con una catenella. Al suo arrivo al porto, però, la donna ha iniziato il periodo di quarantena necessario per scongiurare il rischio Covid e così ha dovuto separarsi dal piccione.
La polizia ha quindi contattato i volontari dell’Oipa. «Si tratta di un animale allevato in casa e che non riesce a volare – racconta Baldo Ferlito vicedelegato Oipa – È il primo caso per noi di un uccello giunto dall’Africa, stiamo cercando di capire come accudirlo al meglio trovando una sistemazione adeguata». Ai primi di ottobre una pecora era giunta sull’isola di Lampedusa viaggiando su un barchino con 13 migranti tunisini, mentre nell’estate del 2020 fu un gatto a sbarcare sulla più grande delle isole Pelagie.