Con la doppietta realizzata contro la Juve Stabia, il capitano del Trapani, in Sicilia dai tempi della seconda divisione di Lega Pro, è il protagonista del week end di serie C: «Dobbiamo dimostrare sul campo di essere una corazzata, riuscendo a imporre il nostro gioco»
Trapani-Pagliarulo, storia infinita e cuore granata «Voglio riportare la squadra dove merita di stare»
Non sarà siciliano di nascita (è infatti nato a Foggia nel 1983), ma il suo cuore è ormai trapanese a tutti gli effetti. Luca Pagliarulo è praticamente siciliano d’adozione e a testimoniarlo sono i sette campionati, che a giugno dell’anno prossimo diventeranno otto, con la maglia del Trapani addosso. In mezzo, un percorso che lo ha portato a diventare capitano, simbolo e bandiera di una squadra che negli ultimi anni si è contraddistinta per una scalata senza precedenti. Lui non c’era ai tempi dell’Eccellenza e della serie D, ma la cavalcata dalla Seconda Divisione di Lega Pro (l’ex C2) alla serie B porta anche la sua firma. E con quella maglia, quasi una seconda pelle ormai, capitan Pagliarulo ha sfiorato anche la serie A, sfumata soltanto nella maledetta finale play off contro il Pescara, dopo un campionato straordinario che era valso ai siciliani il terzo posto in classifica. Il presente per la squadra di mister Calori si chiama serie C e proprio una doppietta del capitano sul neutro di Caserta ha regalato ai granata il primo successo esterno, contro la Juve Stabia per 1-3: «Le palle inattive le proviamo in settimana – ha spiegato il numero quattro –. Avendo la squadra strutturata bene, cerchiamo di sfruttarle al massimo e ci siamo riusciti con due gol miei».
Adesso il Trapani può guardare al futuro con ottimismo, forte dei sette punti conquistati in quattro gare e di un secondo posto condiviso con Catania, Catanzaro e Lecce. «Essendo una squadra forte – spiega Pagliarulo –, dobbiamo cercare di imporre il nostro gioco. Tra il primo e il secondo tempo ci siamo detti che dovevamo aumentare l’intensità e provare di più quello che avevamo fatto in settimana. Facendo così, le cose sono andate molto meglio, poi con la qualità tecnica e fisica che abbiamo è stato più semplice gestire la partita». Con il Trapani, Pagliarulo ha collezionato circa 250 presenze e il gol è sempre stato uno dei suoi vizietti preferiti: con la doppietta messa a segno in Campania, infatti, le reti realizzate in granata sono diventati 20, niente male per un difensore. E anche attraverso i suoi gol, la società non ha mai voluto fare mistero di puntare a un pronto ritorno in serie B. «Dobbiamo dimostrare sul campo di essere una corazzata, a parole sono bravi tutti. Raggiungere l’obiettivo sarà difficile e impegnativo, noi ci impegniamo tutta la settimana per fare delle ottime prestazioni e sappiamo anche che in molti ci considerano la squadra da battere e quindi sarà difficile scardinare le loro difese e le loro tattiche».
Il futuro di Pagliarulo in granata, però, era tutt’altro che certo dopo la retrocessione. Il contratto del capitano col Trapani, infatti, scadeva lo scorso 30 giugno, ma quando gli è stato proposto il rinnovo il difensore non ha esitato un attimo: «Quando la società mi ha proposto il rinnovo, ho accettato subito perché sono tanto legato alla città e alla maglia. Per me è un immenso piacere continuare questa storia, anche perché c’è ancora tanto amaro in bocca per come è terminata l’ultima stagione. Vorrei riportare il Trapani nella categoria che ha sognato per tanto tempo, che abbiamo difeso per quattro anni di fila e che abbiamo perso davvero per un niente. Per me e per la società sarà una sfida importante per riportare la squadra nella categoria che merita».
Elogiato e osannato dai tifosi, anche il numero 4 granata ha speso parole al miele nei confronti dei supporter dopo l’ultima trasferta: «I tifosi sono stati fantastici come sempre, ci hanno seguito anche a Caserta ed è stato bello regalare loro questa vittoria. Adesso li aspettiamo per la prossima gara al Provinciale».