Trapani, gli ordini per riprendersi la ditta sequestrata In carcere al figlio: «Ti devi comportare da padrone»

Voleva mantenere a tutti i costi il controllo delle società che gli erano state sequestrate nel corso dell’operazione antimafia Ermes 2 dello scorso mese di dicembre. Per questo, Carlo Loretta, mazarese di 51 anni, dal carcere avrebbe continuato ad impartire i suoi ordini. «Ti devi comportare da padrone», diceva al figlio. Secondo l’accusa, sarebbe stato lui a progettare il furto di circa una tonnellata di rame sottratto dalla sede di una delle società poste sotto custodia giudiziale, la Mestra Srl

A mettere a segno il colpo, il figlio ventenne Salvatore. I due sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Palermo, su richiesta della Dirazine distrettuale antimafia. A eseguire i provvedimenti, gli agenti della squadra mobile di Trapani. Arresti domiciliari per il 51enne che resta però in carcere. Obbligo di firma nel Comune di dimora, ovvero Mazara del Vallo, per il figlio Salvatore. 

Carlo Loretta, nonostante lo stato di detenzione e il sequestro dei beni aziendali, avrebbe cercato di continuare a mantenere «con pervicacia – scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare – il controllo sulle sue società, impartendo istruzioni varie soprattutto al figlio». Secondo gli inquirenti il piano di Loretta era chiaro: far sottrarre al figlio, con la complicità di un’altra persona dipendente della società, un notevole quantitativo di rame custodito all’interno della discarica Mestra s.r.l. L’uomo avrebbe anche fissato il prezzo del rame fornendo al figlio chiare indicazioni sulla persona a cui consegnare l’oro rosso per la vendita dopo il furto. 

Secondo il giudice, dalle istruzioni impartite dal carcere ai familiari, «è emerso chiaramente che Loretta non riconosceva nessuna autorità al custode della Mestra, nominato dal giudice, e con insistenza dava precise indicazioni al figlio Salvatore affinché si riappropriasse dei beni sequestrati e si comportasse da padrone». Carlo Antonio Loretta venne arrestato assieme al fratello nell’ambito dell’operazione Ermes 2. Tra le società sequestrate, anche la Medio Ambiente. Secondo gli investigatori erano loro due ad organizzare gli incontri con il reggente della cosca mazarese Vito Gondola che avvenivano proprio all’interno della Mestra srl.


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