I granata stasera conosceranno l’avversario con cui si giocheranno la promozione in serie A. Dopo la gara, il tecnico canta e salta coi tifosi che nel frattempo festeggiano: «Scritto un altro pezzo di storia, adesso dobbiamo crederci»
Trapani: caroselli e ottimismo, Cosmi balla e rilancia «Guai a credere di essere andati oltre nostre possibilità»
Archiviata la semifinale con lo Spezia, in casa Trapani è tempo di guardare avanti: soltanto stasera i granata conosceranno chi si troveranno di fronte nella finalissima playoff che vale la serie A, ma ciò che è certo è che i siciliani avranno il vantaggio di giocare il ritorno in casa e di poter anche pareggiare entrambe le partite per ottenere la promozione, in vista della migliore classifica.
Immagini toccanti, quelle di ieri sera al Provinciale, che hanno visto mister Serse Cosmi in versione capo ultrà ballare e cantare sotto la curva dopo la gara: «Questo è un momento di grande soddisfazione per il mio lavoro – ha spiegato il tecnico al termine del match –, ma assolutamente da condividere. La curva è la parte più calorosa dello stadio, ma questo traguardo lo dobbiamo condividere con tutta la città. È stata una partita complicatissima». Il mister in conferenza ha ripreso quanto dichiarato nell’immediato postpartita: «La città sogna come stiamo facendo noi che andiamo in campo, ma a livello emotivo viviamo le stesse emozioni dei tifosi che ci incitano».
In vista della finalissima Cosmi non vuol sentire parlare di Trapani che ha fatto qualcosa di incredibile: «Adesso bisogna pensare al prossimo avversario che non so quale sarà, anche se il Pescara ha ottime possibilità di arrivare in finale. Se i giocatori credono di essere andati oltre le proprie possibilità, non ce la faremo mai». Il tecnico spiega anche con quale spirito la squadra affronta le partite: «Abbiamo raggiunto 18 risultati utili consecutivi, di cui 14 vittorie. Noi abbiamo fatto cose che erano nelle nostre corde, la squadra ha preso grande consapevolezza di questo e ora gioca sempre per ottenere il risultato». Il cammino verso la maturità è spiegato anche da Matteo Scozzarella, che con il rigore realizzato ieri ha sbloccato il match contro i liguri: «È un sogno che abbiamo cominciato a coltivare qualche mese fa, d’altronde sono diciotto partite che non perdiamo. Abbiamo vinto su campi difficili, come quelli del Bari e dello Spezia, mostrando grande carattere e convinzione nei nostri mezzi».
Nel frattempo, impazzano i caroselli per la città: i tifosi sono orgogliosi di una squadra che negli ultimi anni ha saputo regalare tantissime soddisfazioni, con una scalata impressionante verso il calcio che conta. Adesso, anche il passo più difficile e per certi versi atteso è vicino e talmente a portata di mano che quasi non ci si crede. «Siamo in finale – scrive Caterina –. Ho i brividi, abbiamo scritto un altro pezzo di storia». «Ora dobbiamo crederci», risponde Corrado e mentre Giacomo invita alla calma perché «la storia si scrive il 9 giugno», Rino è sicuro di non riuscire a dormire: «Quando il sogno diventa realtà, e chi dorme stanotte?». Andrea, intanto, non riesce a trattenere le lacrime: «Piango dalla gioia, siamo una squadra galattica». Anche Vito appare molto soddisfatto di ciò che il Trapani ha saputo compiere fino a questo momento: «Questi ragazzi ci stanno regalando delle emozioni uniche».
Comunque vada a finire, ieri sera si è avuta la conferma che la retroguardia è il vero e proprio punto di forza di questa squadra: «Che difesa rocciosa che abbiamo – commenta Giacomo –, ancora una volta si è riconfermata invalicabile». Se la difesa è il punto di forza, l’attacco non è da meno, anche se ieri il Trapani ha dovuto fare a meno del suo numero dieci, Bruno Petkovic. «Il Trapani – spiega Enzo – per fortuna non è Petkovic-dipendente: Citro 13 gol, Coronado 9. Poi ci sono De Cenco (secondo me forte), Torregrossa e Montalto. Di giocatori ne abbiamo, tutti sono importanti». Antonino, invece, ammette di essere rimasto ancora una volta sbalordito dalla squadra granata: «Non ci sono più parole, adesso dobbiamo solo vivere di emozioni e basta, poi tutto il resto si vedrà. Queste emozioni ce le porteremo sempre dentro e nessuno ce le potrà mai togliere».
Ciò che è certo è che adesso il Trapani è chiamato a un doppio appuntamento con la storia: il 5 e il 9 giugno sono date da cerchiare in rosso nel calendario di ogni tifoso granata. Due date che possono valere la serie A.