I vigili del fuoco hanno effettuato degli accertamenti sulla canna fumaria del forno attiguo alla struttura ricettiva. Secondo gli inquirenti il cattivo funzionamento avrebbe causato, nella notte, il decesso di Fabio Maccheroni
Trapani, 4 indagati per la morte del turista toscano Gestori e proprietari del B&b e del vicino panificio
Sono quattro gli indagati per la morte di un turista toscano in un B&b al centro di Trapani. Si tratta della titolare della struttura ricettiva, la 52enne Benedetta Serafico, dei suoi genitori, Antonino Serafico di 92 anni e Tuzza Augugliaro di 76, proprietari dell’intero immobile in cui si trova anche un panificio, e del gestore dello stesso forno, Bartolomeo Altese. Gli inquirenti si concentrano infatti sulla canna fumaria del panificio come possibile causa della morte di Fabio Maccheroni e dell’avvelenamento del suo compagno di stanza Alessio Menicucci, ricoverato all’ospedale di Castelvetrano.
Nel sangue della vittima sono state trovate tracce di monossido di carbonio. Ad accertarlo sono stati gli esami tossicologici. Esclusa quindi la prima ipotesi di assunzione di droghe sintetiche. I vigili del fuoco nei giorni scorsi hanno effettuato alcuni accertamenti per verificare il funzionamento della canna fumaria del forno, riscontrando alcune irregolarità. La Procura di Trapani ha quindi disposto il sequestro del panificio e del bed and breakfast.
Per ulteriori accertamenti si aspetta l’esito dell’autopsia che verrà effettuata a Palermo. La vittima, Fabio Maccheroni, 43 anni, era originario di Serravezza, in provincia di Lucca, era figlio di un notaio abbastanza conosciuto; Alessio Menicucci, 36 anni, veniva invece da Cascina, provincia di Pisa, ed è un agente della società Procter & Gamble. I due amici avevano fatto rientro intorno alla mezzanotte nel B&b , dopo avere cenato in un ristorante di Trapani. A dare l’allarme ai carabinieri era stata la proprietaria della struttura ricettiva.