Riempire il rettore dell'università di Catania di mail per ricordargli l'impegno preso nei confronti della studentessa colpita lo scorso anno da una pallottola vagante in piazza Dante. E che non riceverà mai nessun risarcimento. Secondo uno studente ventitreenne, è l'unica maniera per attirare l'attenzione sulla questione. Su Facebook prende il via l'iniziativa
«Tranquillo Recca, paghiamo noi» Parte il mail bombing per Laura
«Invito il Magnifico rettore ad avviare immediatamente la raccolta di fondi». Un’operazione di mail bombing per convincere Antonino Recca a mantenere la promessa di far partire una sottoscrizione per Laura Salafia, la studentessa colpita lo scorso anno da una pallottola vagante appena fuori dall’università, in piazza Dante. E ancora ricoverata a Imola e bloccata dal collo in giù. Un modo per aiutare la famiglia a sostenere le cure per la ragazza.
Come si è appreso nei giorni scorsi, Andrea Rizzotti, l’uomo accusato di aver sparato alla studentessa, risulta nullatenente e non potrà quindi risarcire in alcun modo la vittima e i suoi cari. A luglio, il rettore dell’ateneo di Catania aveva dichiarato di voler lanciare un appello all’interno dell’università, affinché personale, docenti e studenti dessero il loro spontaneo contributo per Laura. Da allora, il silenzio.
«Quando ho letto che della sottoscrizione la famiglia Salafia non aveva più saputo niente mi è montata la rabbia», spiega Marco Spalletta, studente ventitreenne della facoltà di Lingue e letterature straniere. Così su Facebook ha lanciato la proposta di riempire di mail il Rettorato per ricordare a chi di dovere gli impegni presi. «Che razza di persona è quella che promette di aiutare qualcuno che sta male e poi tace?», prosegue Marco.
Di questi tempi, è facile che le caselle di posta elettronica dell’amministrazione dell’ateneo siano intasate: è partita qualche giorno fa, infatti, una iniziativa analoga promossa dal Collettivo Pantera Rossa, della facoltà di Biologia. In quel caso, però, si trattava di protestare contro la tariffa (quattro euro al giorno) applicata al parcheggio della Cittadella universitaria di via Santa Sofia.
[Foto di nainil]