Il procuratore generale ha chiesto oggi di confermare quanto deciso in primo grado rispetto alla tragedia che nel 2009 causò 37 vittime. Nell'aprile del 2016 furono condannati a sei anni di carcere per omicidio colposo plurimo gli ex primi cittadini di Messina e Scaletta, Giuseppe Buzzanca e Mario Briguglio
Tragedia di Giampilieri, le richieste della Procura Condanna per ex sindaci, assoluzione per gli altri
Formulate oggi le richieste dell’accusa nel processo d’appello per l’alluvione dell’ottobre 2009 che ha devastato Giampilieri, Scaletta Zanclea ed altri centri vicini, causando 37 vittime. Chiesta dal procuratore generale la conferma della sentenza di primo grado, e condanna per Giuseppe Buzzanca e Mario Briguglio, rispettivamente, ex sindaco di Messina ed ex sindaco di Scaletta Zanclea.
I due primi cittadini sono stati condannati in primo grado il 27 aprile del 2016 a sei anni ciascuno per omicidio colposo plurimo. Inaspettatamente il procuratore generale ha chiesto la conferma dell’assoluzione nei confronti di Salvatore Cocina, ex dirigente della protezione civile regionale per il quale la procura aveva presentato appello e chiesta la conferma dell’assoluzione anche per i geologi Alberto Pistorio, Giuseppe Rago, Francesco Grasso, redattori del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico relativo all’area territoriale tra il bacino del torrente Fiumedinisi e Capo Peloro, Giovanni Arnone e Tiziana Flora Lucchesi dirigenti della Regione, e Gaspare Sinatra, ex commissario straordinario del comune di Messina.
L’alluvione di Giampilieri fu definita una tragedia annunciata. Negli anni precedenti al 2009 c’erano state infatti diverse avvisaglie. Quando la notte del 30 settembre cominciò a piovere nell’area a sud di Messina si consumò il dramma. La pioggia continuò a cadere fino al mattino dopo, creando un fiume di fango che causò frane e smottamenti. Alcune delle case di via Puntale furono spazzate via.