Il giovane aveva perso la vita sul porticciolo di Santa Maria la Scala insieme a Margherita Quattrocchi e Lorenzo D’Agata, tutti travolti dalla furia del mare dodici giorni fa. Nella cattedrale acese calca e commozzione. Le parole di don Francesco Mazzoli
Tragedia di Acireale, folla ai funerali di Enrico Cordella Il parroco: «Dio benedica le sue nozze con Margherita»
Questo pomeriggio, nella cattedrale di Acireale, si sono svolti i funerali di Enrico Cordella. Il feretro del giovane, che il prossimo nove marzo avrebbe compiuto ventitré anni, è stato abbracciato da tutta la comunità acese. I funerali hanno avuto inizio poco dopo le 15.30, ma già da quasi un’ora prima la folla iniziava ad accalcarsi davanti alla chiesa per salutare e Enrico.
Sono passati dodici giorni da quando una mareggiata al porticciolo di Santa Maria la Scala ha portato via Enrico insieme alla fidanzata Margherita Quattrocchi e Lorenzo D’Agata. I ragazzi si trovavano sul molo all’interno di un’auto, trascinata in mare dalla furia delle onde. I cadaveri di Margherita e Lorenzo furono ritrovati il giorno dopo l’accaduto, mentre ci è voluta un’intera settimana di ricerche, fatta di dolore e attese da parte della famiglia, perché Enrico potesse essere ritrovato e portato a casa. Dopo le ricerche interrotte dalle autorità, il parroco di Santa Maria la Scala, don Francesco Mazzoli insieme a Salvo, fratello di Enrico, avevano lanciato un appello ai pescatori e ai sub della zona affinché si mettessero alla ricerca del corpo disperso in mare. Messaggio che è arrivato fino ad Augusta, passando per Sigonella: tantissimi i volontari che si sono spinti nel tentativo di ritrovare Enrico. Fino a quando la lunga attesa lunedì ha avuto il suo epilogo: Enrico è stato trovato proprio in zona Santa Maria la Scala da tre sub privati del posto, durante una ricerca notturna. Il corpo si trovava a tre metri di profondità, incagliato in uno scoglio poco distante dalla riva.
I funerali sono si sono svolti in una chiesa gremita, celebrati dal cardinale Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo. Padre Francesco, intervenuto durante l’omelia, ha voluto sottolineare come tutta la comunità, con senso di solidarietà e vicinanza alla famiglia, si sia messa all’opera per ritrovare Enrico e consegnarlo ai genitori, ai suoi fratelli e ai suoi nipoti: «L’esperienza di questi otto giorni segna un cambiamento virtuoso». Padre Francesco ha fatto notare come le richieste d’aiuto sono state accolte: «La solidarietà nello stare vicino alle famiglie, coi gesti più umani e confortevoli, il cercare Enrico giorno e notte fino a trovarlo donando il nostro tempo e i vari appelli con le richieste di aiuto ci hanno aperto al dono dell’elemosina». Infine, il parroco di Santa Maria la Scala fatto riferimento al rapporto che legava Enrico a Margherita, prossimi al matrimonio: «Enrico, Margherita e Lorenzo resteranno vivi in eterno. Dio benedica le nozze di Enrico e Margherita, insieme a Lorenzo testimone».
Alla fine della funzione, ad attendere Enrico fuori dalla cattedrale sono state centinaia di persone, che hanno accompagnato il feretro con applausi e dei lanci di palloncini bianchi.