Una montagna che respira, cambia spesso aspetto e, a volte, sputa fuoco. È l’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, che ogni anno attira migliaia di turisti, tra esperti camminatori d’alta quota e curiosi. Non sempre preparati a un’esperienza unica nel suo genere. Non solo durante le eruzioni vulcaniche, ma anche nei trekking di ogni […]
Foto di Etnaway
Tour sull’Etna: i consigli di Etnaway per visite emozionanti e sicure, per tutti
Una montagna che respira, cambia spesso aspetto e, a volte, sputa fuoco. È l’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, che ogni anno attira migliaia di turisti, tra esperti camminatori d’alta quota e curiosi. Non sempre preparati a un’esperienza unica nel suo genere. Non solo durante le eruzioni vulcaniche, ma anche nei trekking di ogni giorno: a cui alle difficoltà della montagna – come il clima che cambia rapidamente – si aggiungono le insidie del terreno lavico, spesso sabbioso, e con percorsi che diventano impraticabili in poco tempo. Tutte caratteristiche che rendono preferibile – e, a volte necessario, anche per legge – rivolgersi alle guide esperte, evitando il fai da te o le proposte poco su misura. «Il nostro obiettivo è avere sull’Etna un turismo che regali esperienze sempre più sicure e davvero di valore», spiega Claudio Fazio, fondatore dell’agenzia di escursioni Etnaway, insieme a Eddy Tronchet. Altoatesino con papà catanese il primo, svizzero con mamma di Taormina il secondo, hanno deciso di fare della loro passione un lavoro, con una realtà che oggi conta una decina di guide ambientali escursionistiche abilitate, con almeno dieci anni di esperienza, e la collaborazione di guide vulcanologiche per i tour ad alta quota.
A cosa fare attenzione prima di prenotare un’escursione
A pesare sulla scelta dell’agenzia a cui affidarsi per un tour sull’Etna è spesso il prezzo: con un’offerta molto variegata, per scegliere bene diventa necessario tenere in considerazione alcuni aspetti. Innanzitutto i trasporti: chiedendo sempre se nel prezzo sono compresi gli spostamenti in funivia e 4×4, evitando salate sorprese dell’ultimo minuto. Ma non solo. «Per motivi di sicurezza, noi preferiamo trasportare i visitatori solo con macchine della nostra agenzia e con la certezza di avere autisti abilitati – spiega Fazio – Per garantire un’affidabilità testata, che diventa fondamentale nei tour in elicottero». Importante è poi conoscere la durata delle escursioni e la grandezza del gruppo con cui si condividerà l’esperienza. Per evitare di imbattersi in una fruizione frenetica o, peggio, caotica. «I nostri tour prevedono un massimo di dieci persone e durano, in media, almeno sei ore, per permettere le pause fisiologiche e le spiegazioni», continua Fazio. Che ricorda anche come non vada sottovalutata la stessa composizione del gruppo: «Prima della prenotazione, facciamo molte domande sulle abilità fisiche dei visitatori, eventuali problemi di circolazione, cardiaci o di sinusite. In qualche caso, chiediamo anche un certificato medico – racconta – Abbiamo organizzato escursioni private anche con persone ipovedenti o con bombola d’ossigeno portatile, ma vanno studiate per bene insieme e sempre col benestare di un medico».
Come vivere un’escursione emozionante (e sicura)
Una volta deciso a chi affidarsi per un’esperienza sull’Etna, vanno preparati per bene zaino e attrezzature necessarie. Preferendo, anche in questo caso, chi fornisce informazioni dettagliate e servizi aggiuntivi. Tra le necessità a carico dei visitatori: almeno un litro e mezzo d’acqua, qualche snack, crema solare e calze lunghe. «Se si è sprovvisti, a fornire bastoncini e caschetti, ma anche kway e scarpe da trekking di qualità ci pensiamo noi», spiega il fondatore di Etnaway. Che presta molta attenzione anche a un aspetto non scontato: lo zaino delle sue guide. «Tutti abilitati alle procedure di primo soccorso, siamo sempre dotati di kit di primo soccorso e fischietto per farci sentire anche in condizioni di forte vento e scarsa visibilità». Un’attenzione alla sicurezza ancora più necessaria in caso di eruzioni dal vivo, quando le ordinanze della prefettura impongono precisi limiti di altitudine per le visite autonome senza guida vulcanologica. «Dal caschetto obbligatorio alla conoscenza di percorsi consolidati e sicuri – spiega Fazio – a fare la differenza è una guida attenta a monitorare costantemente le informazioni dell’Ingv e il meteo, specie per la direzione del vento». Per godere della vista delle esplosioni, evitando però che il materiale piroclastico possa ricadere all’improvviso.
Esperienze per tutti sull’Etna
Accortezze utili e necessarie per un’esperienza indimenticabile e adatta a tutti, considerata la varietà di paesaggi e possibilità che il vulcano offre. Tra le esperienze di trekking ad alta quota, ad esempio, l’escursione ai crateri sommitali a oltre 3300 metri, il tour tra le colate laviche di Etna Nord o la salita – in funivia e 4×4 – con vista sulla Valle del Bove a Etna Sud. Ma anche – per le famiglie o per chi vuole solo godere di natura e relax – una passeggiata attraverso il bosco di betulle con visita alla grotta dei ladroni; oppure il percorso che coniuga il vulcano alle Gole dell’Alcantara o ancora quello che coinvolge altri sensi attraverso la visita in cantina con degustazione dei vini dell’Etna. «Ogni tour sull’Etna può essere personalizzato e reso privato – spiega Fazio – E perché non pensare a una visita dall’alto?». Il riferimento, per i più desiderosi d’avventura, è al tour in elicottero, per godere della vista delle colate e dei crateri sommitali del vulcano da oltre 3700 metri d’altezza, a bordo di un Airbus H130. Un mezzo veloce e sicuro che, dall’Etna, permette di arrivare fino a Taormina e alle Gole dell’Alcantara, spingendosi anche fino alle Isole Eolie, per raggiungere un altro vulcano: lo Stromboli, sempre in attività.