La diciassettesima edizione di Cinémardi, che inizia il 23 gennaio, si preannuncia una delle più ricche ed emozionanti. Come di consueto, il programma affianca opere prime inedite in Italia (Fifi, Trois nuits par semaine) a opere di autori affermati (Revoir Paris di Alice Winocour, Le parfum vert di Nicolas Pariser, Goutte d’Or di Clément Cogitore, […]
Torna Cinémardi, la rassegna cinematografica organizzata dall’Institut français Palermo
La diciassettesima edizione di Cinémardi, che inizia il 23 gennaio, si preannuncia una delle più ricche ed emozionanti. Come di consueto, il programma affianca opere prime inedite in Italia (Fifi, Trois nuits par semaine) a opere di autori affermati (Revoir Paris di Alice Winocour, Le parfum vert di Nicolas Pariser, Goutte d’Or di Clément Cogitore, Voyages en Italie di Sophie Letourneur) e acclamati (Anatomie d’une chute di Justine Triet). Senza dimenticare un classico (contemporaneo) del cinema francese, Van Gogh di Maurice Pialat. La rassegna inizia martedì 23 gennaio con Revoir Paris [Abbracciare Parigi]. Ispirato alla storia personale del fratello della regista Alice Winocour, sopravvissuto all’attentato del Bataclan nel 2015, Revoir Paris racconta la storia di una vittima traumatizzata che vuole ricostruire, pezzo per pezzo, la notte della tragedia, nel tentativo di riprendere una vita normale. Un potente racconto di resilienza, interpretato da una magistrale Virginie Efira, premiata con il César per la migliore attrice alla 48a edizione dei César. Il 30 gennaio è la volta di Fifi, primo lungometraggio di Jeanne Aslan e Paul Saintillan. È una storia d’amore con accenni rohmeriani, ma trasposta in un mondo alla Dardenne, che deve molto alla coppia di giovani attori: Quentin Dolmaire, nei panni di un depresso disilluso, e Céleste Brunnquell, luminosa e spontanea. Le parfum vert, presentato all’ultimo festival Rendez-vous à Rome e uscito in Italia con il titolo Il mistero del profumo verde, sarà proiettato il 6 febbraio.
In parte commedia, in parte thriller spionistico, l’ultimo film del regista di Alice e il sindaco seduce per la fantasia, l’eleganza e l’impeccabile coppia di attori: Sandrine Kiberlain e Vincent Lacoste. Decimo e penultimo lungometraggio di Maurice Pialat, Van Gogh (13 febbraio) è come il film di una vita. La bellezza della fotografia e delle inquadrature, l’inventiva del montaggio, l’attenzione di Pialat alla più piccola comparsa, così come le interpretazioni straordinarie degli attori e delle attrici protagonisti, fanno di Van Gogh uno dei titoli più importanti del cinema contemporaneo, un’opera unica di cui Jean-Luc Godard ha salutato a suo tempo il “caldo, incomparabile, fremente successo”. Dalle polemiche di Cannes ai riconoscimenti e ai premi, Anatomia di una caduta, che ha appena vinto due Golden Globe per la migliore sceneggiatura e il miglior film straniero, continua ad attirare il pubblico di tutto il mondo. La sceneggiatura, scritta in collaborazione con Arthur Harari, già co-sceneggiatore di Sybil, precedente film di Justine Triet, mescola abilmente il dramma giudiziario con la radiografia di una coppia alla deriva. Da vedere o rivedere il 20 febbraio.
Frammenti di un percorso amoroso, di Chloé Barreau, ricostruisce la vita di una donna dal punto di vista di chi l’ha amata. Testimonianze molto intime e immagini private si fondono. Per più di trent’anni, tra Roma e Parigi, Chloé Barreau ha scritto, fotografato e filmato senza sosta la sua vita sentimentale, come se avesse amato e fosse stata amata solo per conservarne le tracce, per testimoniare un’esistenza. Come se avesse vissuto solo per fare della sua vita un’opera. Un lavoro affascinante da scoprire il 5 marzo. Goutte d’or di Clément Cogitore ha aperto la tappa palermitana del festival Rendez- vous nell’aprile 2023. Per chi si fosse perso questo bel thriller urbano al limite del fantastico, che cattura l’atmosfera, le sensazioni, la gente e la diversità di una parte del 18° arrondissement di Parigi (da Barbès-Rochechouart a La Chapelle), potrà vederlo il 12 marzo. Le passate edizioni di Cinémardi hanno fatto conoscere al pubblico palermitano l’opera di Sophie Letourneur (Le marin masqué, La vie au ranch, Les coquillettes, Énorme). La proiezione a Palermo il 19 marzo, in collaborazione con Sudtitles e Sicilia Queer filmfest, del suo ultimo film, Voyages en Italie, sarà l’occasione per incontrare la regista, che introdurrà il film e condurrà un dibattito al termine della proiezione. Pseudo-documentario sull’intimità di una coppia, nel quale la regista interpreta se stessa, mentre il compagno è interpretato da un attore (Philippe Katerine), Voyages en Italie racconta la storia di una coppia in crisi che cerca di ricucire i rapporti andando in vacanza, in questo caso in Italia, e più precisamente in Sicilia. Qui compie un viaggio del tutto turistico, passando per Siracusa, Vulcano e Stromboli. Con questo film, Sophie Letourneur rivisita l’opera fondamentale di Roberto Rossellini, proponendo una commedia minimalista, anticonformista e senza fronzoli, a volte stramba, a volte nera.
L’ultimo film, in programma il 26 marzo, è Trois nuits par semaine, un’opera prima notturna e calorosa sul mondo delle drag queen, attraverso un personaggio che scopre da solo questa realtà. Una commedia romantica queer e un film di iniziazione sulla scoperta di se stesso e degli altri. L’ingresso a tutte le proiezioni è libero. Per ulteriori informazioni si può telefonare allo 091 21 23 89 o mandare una mail a palermo@institutfrancais.it.