Al quindicesimo giorno di sciopero della fame, il titolare della cantina Don Saro è stato vittima di un atto intimidatorio tipicamente mafioso. L'associazione antiracket di cui fa parte chiede un incontro urgente con il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri
Testa d’agnello sgozzata e colpi di pistola La mafia ancora contro Saro Puglia
Ancora un atto intimidatorio di stampo mafioso contro l’imprenditore Saro Puglia che oggi è al suo quindicesimo giorno di sciopero della fame e della sete contro lassenza di ogni sostegno da parte delle istituzioni. Ieri mattina ha trovato una testa dagnello sanguinante e tagliata in due sulla sua auto.
Nelle stesse ore un altro imprenditore riceveva dei colpi di pistola sulla vetrina dellattività commerciale che già era andata distrutta dalle fiamme dolose. Una situazione ormai insostenibile per gli imprenditori che fanno parte dellassociazione I Cittadini contro le mafie e la corruzione, e della rete associativa a cui questa aderisce che hanno deciso di chiedere un incontro urgente con il ministro dellInterno, Anna Maria Cancellieri. Hanno quindi inviato una lettera al ministro e alla direzione nazionale antimafia, al capo della polizia, al prefetto di Catania, nonché ai rappresentanti del coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, e delle forze dellordine e per conoscenza al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.
[Foto di Gideon Tsang]