«Terrone di merda, sbarcate a Lampedusa con i neri» Il brutto sabato sera di due ragazze siciliane a Parma

Parma, sabato sera. L’attesa di una pizza per due ragazze di origini ragusane, emigrate in Emilia Romagna per lavoro da più di dieci anni, si trasforma in quasi un’ora di offese, legate anche alle loro origini.

Il fatto sarebbe accaduto all’esterno di una pizzeria nella zona dello stadio Tardini, da dove probabilmente provenivano i tre ragazzi autori degli insulti (ieri sera si è svolta la partita Parma-Genoa). «Ci siamo sedute ai tavolini fuori dal locale – racconta Cecilia, originaria di Scicli – Accanto a noi, seduti ad un altro tavolino, intenti a consumare pizza e birra, c’erano tre ragazzi verosimilmente tra i trenta e i 35 anni. Hanno subito tentato di attaccare bottone, facendo riferimento al fatto di essere stati allo stadio e facendoci domande personali. Per non essere scortesi, gli abbiamo parlato della zona in cui lavoriamo, poi, però, per troncare la discussione abbiamo specificato che non ci intendiamo di calcio».

Spiegazioni che non bastano ai tre ragazzi, che avrebbero continuato a cercare un approccio. «Percependo il nostro disinteresse, hanno iniziato ad offenderci – continua Cecilia – accusandoci inizialmente solo di essere snob e di sentirci delle manager affermate. Non appena, però, hanno colto la nostra provenienza, hanno cambiato registro. “Ah, ma queste sono anche terrone. Saranno sbarcate a Lampedusa con i neri”, ci hanno detto. A quel punto abbiamo cercato di ignorarli, ma loro hanno continuato a parlare tra di loro, continuando a dire queste cose».

Stando al racconto della giovane, le molestie verbali si sarebbero prolungate per quasi un’ora, dato l’affollamento della pizzeria di sabato sera. «Ci è sembrata un’ora lunghissima. Le offese sono continuate fino a quando siamo salite in macchina e ci siamo sentite urlare ad alta voce e ripetutamente: “Terrone di merda”». Il titolare della pizzeria, dopo le lamentele delle giovani, avrebbe suggerito di «non dare retta» a chi le stava importunando. «Non è la prima volta che queste persone importunano qualcuno per le origini, la razza o altre ragioni», ha detto senza però fare nulla. Le ragazze non hanno sporto denuncia. 

Antonia Maria Arrabito

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